Impianto di Compostaggio a Rocca D’Evandro, il Comitato scrive alla Regione e prepara interrogazione parlamentare
22 Aprile 2017Rocca D’Evandro – “Il Comitato Civico per la Tutela e Salvaguardia di Rocca d’Evandro, coadiuvato da tanti cittadini, si è attivato scrivendo alla Regione contro la realizzazione dell’impianto di compostaggio a Rocca d’Evandro”.
Lo scrive in una nota stampa lo stesso Comitato, nota che riceviamo e pubblichiamo.
“L’inattività del Sindaco, che persiste nell’evitare di confrontarsi con i cittadini e in Consiglio Comunale, ha spinto i componenti ad inviare una nota direttamente alla Regione, rappresentando le anomalie riscontrate nella manifestazione di adesione al bando regionale inviata dal sindaco Dott. Angelo Marrocco. Sono varie infatti le anomalie evidenziate alla Regione sotto l’aspetto amministrativo, si ricorda che la manifestazione di interesse al bando regionale è stata sottoscritta solamente dal Sindaco che ha individuato l’area all’interno del Comune di Rocca d’Evandro, senza l’approvazione del Consiglio Comune, unico organo politico-amministrativo, rappresentativo di tutto l’elettorato. Inoltre, si è portato a conoscenza della Regione Campania gli errori contenuti nella comunicazione trasmessa a firma del Sindaco. In particolare, il Comitato ha evidenziato che l’area non ha i presupposti per essere considerata esterna al centro abitato, contrariamente a quanto sostenuto dall’atto di adesione al bando, tanto che le prime abitazione distano solo qualche decina di metri dal perimetro della zona indicata. Quest’ultima, oltre ad essere gravata dagli usi civici è altresì sottoposta a vincoli paesaggistici. Ulteriori pericoli sono stati messi in risalto, anche con riguardo alle conseguenze sotto l’aspetto igienico-sanitario, perché in caso di realizzazione dell’impianto vi sarà una proliferazione di animali nei pressi dell’area circostante l’impianto, quali odori sgradevoli, ratti, rettili e volatili, con immaginabili conseguenze soprattutto per gli abitanti che risiedono nell’immediate vicinanze del perimetro dell’area destinata allo stoccaggio dei rifiuti. Infine, con la comunicazione inviata alla Regione Campania è stato chiesto di considerare l’illegittimità della manifestazione di interesse all’impianto di compostaggio trasmessa dal Sindaco con la conseguenziale la sospensione delle delibere di nomina del RUP e di tutto il procedimento amministrativo. Benché servirebbe un atto formale approvato dal Consiglio Comunale, o quanto meno una revoca trasmessa dal Sindaco, il Comitato non rinuncia a qualsiasi tentativo di bloccare la realizzazione dell’impianto in questione, tanto che ha trasmesso anche la richiesta di partecipazione alla conferenza dei servizi allorquando sarà costituita per esprimere le proprie osservazioni al progetto in corso di realizzazione. Ulteriore dimostrazione del fermo e convito no del Comitato Civico alla realizzazione dell’impianto di compostaggio la si ritrova nella aver richiesto ed ottenuto un’interrogazione Parlamentare a risposta scritta (4-16324 del 18/04/2017) indirizzata al Ministro dei Beni Culturali e delle Attività Culturali e del Turismo e al Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio presentata dal Parlamentare Marcello Taglialatela. Nell’interrogazione si evidenziano tutti i difetti di forma e di sostanza emersi nel procedimento amministrativo intrapreso dalla Regione Campania su manifestazione di interesse del Comune di Rocca d’Evandro per la realizzazione dell’impianto. In particolare sono stati evidenziati gli errori contenuti dall’atto firmato dal primo cittadino, oltre all’aver dato corso ad un progetto per la realizzazione di un biodigestore su di un’area ancora oggi gravata da usi civici e da un parco urbano. Non va sottaciuto che i consiglieri dell’intero consiglio comunale (maggioranza e minoranza) nel 2016, nella seduta consiliare n. 6 del 4 aprile, votarono tutti favorevolmente per la sdemanializzazione dei terreni del bosco Vandra, quindi una modifica dei requisiti che oggi avrebbe permesso la realizzazione dell’impianto di compostaggio. Il Comitato informa che continuerà nell’azione intrapresa, soprattutto perché supportata da tantissimi cittadini di Rocca d’Evandro contrariati dalla decisione di portare i rifiuti di molteplici altri comuni in un territorio ricco di storia e di tradizioni da rivalutare. Inoltre, si informano i cittadini che il Comitato ha richiesto di partecipare al consiglio comunale straordinario convocato per il 22 aprile 2016, come parte attiva, così come previsto dall’articolo 37 del regolamento comunale. Se nel prossimo Consiglio verrà scongiurata la realizzazione dell’impianto il Comitato ed i cittadini saranno pienamente soddisfatti del lavoro fin oggi svolto, poiché in uno degli articoli di giornale il Sindaco si è espresso palesemente convinto della realizzazione, mentre la minoranza anche avendo i propri onorevoli contatti in regione e ben più poteri di un comitato civico, null’altro ha fatto se non limitarsi a chiedere un consiglio comunale. Il Comitato rappresenta infine che non si può restare fermi ed inermi contro una violazione del potere di rappresentanza così grave come quella posta in atto dal sindaco”.