Cassino – “Si dice che il mondo sia fatto dal niente. Molto probabilmente è fatto dallo sterco†così affermava il drammaturgo tedesco Hebbel. Che abbia preso ispirazione passeggiando per qualche strada italiana? Satire a parte, nell’era dei droni e degli smartphone bisogna ancora avere l’accortezza di guardare i marciapiedi per non portarsi dietro qualche spiacevole “ricordinoâ€. Questo perché il più delle volte, anche a Cassino  manca l’accortezza di rimuovere i bisogni del proprio animale liberamente lasciati ai piedi dei passanti.
Ma c’è chi, finalmente, ha deciso di attivarsi. Scatta in provincia di Verona, a Torri del Benaco, la prima multa per non aver raccolto i bisogni del proprio cane: ben 157€. Una lezione che resterà senz’altro impressa nella memoria dell’incurante padrone, un uomo di 44 anni colto da due vigili urbani nella violazione dell’ordinanza 105 emessa dal sindaco della cittadina. La polemica non è tardata ad arrivare: sanzione esagerata o giusta punizione alla mancanza di rispetto dei luoghi pubblici? La definisce una «ridicola sanzione» il presidente di Aidaa Lorenzo Croce (Associazione italiana difesa animali e ambiente). Tanto da appellarsi alla figura dei Prefetto e rivelarsi disposto a portare il caso all’attenzione del Presidente della Repubblica.
Certo è che se a Cassino tale ordinanza entrasse in vigore, molto probabilmente gli angoli dei marciapiedi non sarebbero più una tale vergogna per la città . Per non parlare delle aree verdi, dalle più vaste come la Villa Comunale e Campo Boario alle più limitate come alberi e siepi nei pressi di uffici e abitazioni. Da garante servirebbe in primis l’impegno dei proprietari degli animali, conducendoli in aree meno in vista e raccogliendo il depositato, ma anche il lavoro di operatori addetti nel rimuovere i cani randagi che sporcano le strade pubbliche in assenza di una dimora, portandoli in apposite strutture dove potranno ricevere le giuste cure. A questo punto non resta che aspettare la pioggia, allettandoci fra gli slalom offerti dallo sterco sui marciapiedi del cassinate.
Giulia Guerra