Picinisco – No, all’unanimità , del consiglio comunale di Picinisco alla riforma dei parchi, in discussione alla Camera dei Deputati e già approvata al Senato, che prevede l’inasprimento dei vincoli ai territori contigui al Parco Nazionale di Abruzzo, Lazio e Molise, come gran parte di quelli ricadenti nel comune di Picinisco.
“Se la riforma dovesse passare anche alla Camera  – evidenzia il sindaco Marco Scappaticci –  sarebbe il suicidio della nostra economia che, nel pieno rispetto della tutela ecologica ed ambientale dell’ecosistema del nostro territorio, si fonda sull’attività delle aziende agropastorali, sul turismo naturalistico e sulla caccia.
Queste attività , e le loro ricadute economiche sul paese, sarebbero gravemente compromesse dall’attuazione dei vincoli sulle aree contigue al Parco, per questo il Consiglio Comunale si è espresso decisamente contro questa prospettiva. Il nostro è un paese montano, e territorialmente emarginato, privo quindi delle tante opportunità di sviluppo economico e sociale su cui possono contare altre comunità , e non possiamo  correre il rischio di vedere minacciate le attività attualmente esercitate nel territorioâ€.
 Tra l’altro, la riforma sta procedendo senza la cooperazione ed il raccordo con gli enti locali, come previsto invece dalla legge quadro sulle aree protette (394/91).
Per questo, il consiglio comunale ha deliberato che Picinisco “non conferisce alcun assenso alla istituzione, designazione o delimitazione di un’area contigua sul proprio territorio comunale; si oppone alla nuova formulazione già approvata dal Senato e richiede il mantenimento della precedente previsione costituzionale sulla sua costituzione/delimitazione da farsi solo con il consenso/assenso del Comuneâ€.
L’assemblea civica, cosciente dell’importanza di conservare e salvaguardare alcune aree, si e impegnata autonomamente a designare apposite aree Wilderness come a suo tempo già accettate e concordate dalla precedente presidenza del Parco.