Frosinone – “I beni immobili singolarmente confiscati, nella maggior parte dei casi, presentano gravi criticità . Esse consistono principalmente in ipoteche accese con banche, di confische di quote di immobili, difficili da gestire, anche per la concomitante presenza di procedure fallimentari che ne rendono impossibile la consegna ai Comuni. Esistono, inoltre, immobili non accatastati ed altri illecitamente occupatiâ€.
Lo ha detto il prefetto di Frosinone Emilia Zarrilli in una nota riferendosi ai beni confiscati alla malavita, ubicati nei comuni della provincia di Frosinone. Ieri mattina il commissario di Governo, su questa vicenda, ha riunito intorno allo stesso tavolo i sindaci dei comuni di Arce, Ferentino, Guarcino, Pontecorvo, Sant’Elia Fiumerapido, nonché il Commissario Prefettizio del Comune di Fiuggi e i membri del Nucleo di Supporto Beni Confiscati per fare il punto sulla situazione di tali strutture e affrontare e risolvere le problematiche che ne impediscono l’utilizzo.
“Il superamento di tali criticità  – ha detto anche il Prefetto – passa attraverso il forte e costante impegno delle Istituzioni dello Stato, degli Enti Locali, della Società Civile e il mondo dell’ Associazionismo, in uno sforzo congiunto e sinergico, che renda possibile la piena fruibilità dei beni confiscati, affinché vengano inseriti in percorsi progettuali di pratico riutilizzo e conversione per fini sociali. Oggi, grazie ad un apprezzabile e significativa forma di aggressione ai patrimoni delle mafie, non solo si riaffermano i fondamentali valori di legalità e civile convivenza ma si infliggono duri colpi alle organizzazioni criminaliâ€.
Ermanno Amedei