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Piedimonte al voto. Ferdinandi: “Abbiamo incontrato il Commissario, nessun dissesto finanziario. Avversari fermino macchina del fango”

Piedimonte San Germano - Pubblico delle grandi occasioni sabato sera. Piazza Municipio gremita di cittadini, simpatizzanti, curiosi, indecisi, famiglie e anche qualche avversario nascosto dietro le siepi di oleandro che costeggiano la piazza, forse lì per paura di farsi vedere ma curioso di ascoltare quello che avevano da dire i dodici candidati consiglieri della lista Piedimonte#ORA e Gioacchino Ferdinandi aspirante Sindaco. La campagna elettorale a Piedimonte è anche questo, tutto regolare, tutto rientra nei “giochi” che da qui all’11 giugno si terranno in città per decretare chi sarà il successore del Commissario ma soprattutto per riportare in paese un primo cittadino e un governo forte, autorevole e competente in grado di amministrare per i prossimi cinque anni.
Piedimonte#ORA si è presentata ai suoi concittadini: diversi volti nuovi e alla prima esperienza, ci sono anche ex amministratori, sei donne e sei uomini, un candidato sindaco trentacinquenne, avvocato, che mastica di politica da quando è nato e che in apertura di discorso è apparso emozionato ma determinato a presentare, come lui stesso ha sottolineato, “una squadra di amici, di professionisti ma soprattutto di persone oneste”.
“E’ un momento storico, del quale rimarrà traccia per sempre, è il momento in cui insieme a questi amici, dopo esserci guardati negli occhi, abbiamo detto basta, Piedimonte merita di più. Alcuni di loro già li conoscete – ha detto dal palco Ferdinandi – sono stati amministratori per un anno e mezzo, ed io la loro spina nel fianco tra i banchi dell’opposizione”.
E poi la prima bordata del candidato Sindaco agli avversari, forse un po’ troppo polemici verso i quattro ex assessori della Giunta Nocella, caduta di fatto per mano di sette consiglieri della stessa maggioranza. “Sono stati amministratori con delega ingessata – ha chiarito Ferdinandi – con qualcuno dietro le quinte che voleva dirgli cosa fare, come fare, lo stesso che voleva soffocare la loro autonomia nelle scelte e che pensava di utilizzarli solo a fini elettorali per poi imbavagliarli per cinque anni”.
Parole forti che hanno rimbombato nella piazza, strappando un sentito applauso da parte dei tanti cittadini presenti. “Nutro profonda stima per i quattro – ha continuato Ferdinandi – per il coraggio che hanno avuto nel tagliare quel cordone ombelicale della vecchia e trapassata politica. Ora sono liberi, senza manipolatori e in grado di porre in essere per Piedimonte le scelte giuste”.
E a proposito di vecchia politica, Ferdinandi ha voluto fare nel suo discorso anche un passaggio chiave su suo padre, ex amministratore comunale, e sull’avversario Urbano. “Mi capita spesso di confrontarmi con lui – ha detto riferendosi al padre – a volte di scontrarmi su scelte del passato che non hanno contribuito allo sviluppo di Piedimonte. In parte anche mio padre è responsabile della situazione attuale. Ma Piedimonte è cambiata. L’unica cosa però che non cambia è proprio la squadra di Urbano, con l’unica differenza rispetto al passato che oggi sono coalizzati contro di noi pur di continuare imperterriti in quella gestione disastrosa che ha condotto il paese alla paralisi. Se questo non è attaccamento alla sedia ditemi voi che cos’è?. D’altronde, sono talmente affezionati alla sedia che l’hanno portata anche al loro comizio di apertura. A mio padre lo ringrazio per le cose buone che ha fatto, per avermi trasmesso la passione per la politica e anche per aver capito quando era il momento di farsi da parte e lo ha fatto”.
Poi il passaggio sul programma elettorale che per il candidato Sindaco Ferdinandi “è una cosa seria, una promessa di impegno nei confronti dei cittadini che ti danno fiducia, il sentiero da percorrere. Date un’occhiata a quelli vecchi, confrontateli con la realtà e domandatevi: quanto è stato realizzato e quante promesse sono state mantenute?”.
Piedimonte #ORA ha basato il suo documento programmatico, dopo una lunga campagna di ascolto fra i cittadini durata oltre quaranta giorni, su tre progetti cardine: “Piedimonte città dell’industria”, “Piedimonte città della memoria”, “Piedimonte teniamoci d’occhio”.
“Industria, memoria ed ambiente – ha sottolineato Ferdinandi – sono settori fondamentali, rispetto ai quali riteniamo di porre in essere azioni di sviluppo tese a garantire uno slancio concreto per il paese. Non possiamo sottovalutare che a Piedimonte esista uno dei più grandi stabilimenti d’Italia, la Fca, risorsa fondamentale. Non dobbiamo commettere l’errore, come è avvenuto in passato, di considerarla solo un serbatoio di voti. Un’amministrazione che si rispetti promuove iniziative per uno sviluppo occupazionale, predispone tavoli tecnici con la dirigenza Fca, l’Università e il comparto delle piccole e medie imprese. Piedimonte deve diventare parte integrante e protagonista delle politiche di espansione di questo stabilimento”.
Dopo aver sviscerato il programma elettorale della sua squadra, Gioacchino Ferdinandi non ha lesinato parole forti verso una campagna del fango artatamente organizzata per mettere in ombra quanto di buono è stato fatto dall’amministrazione Nocella.
“Parlano di dissesto, il più delle volte dicono cose non vere pur di buttare fango sugli ex assessori – ha detto – bisogna dire la verità, la gente deve sapere che venerdì 5 maggio, il Commissario prefettizio, alla presenza mia, di Urbano e della Maiuccaro ha comunicato che la situazione economica finanziaria dell’Ente non è né in dissesto e né tantomeno in pre-dissesto. Lo stesso Commissario ha anche risolto il problema del debito fuori bilancio nei confronti della RSA ed ha confermato l’indirizzo politico dei quattro ex assessori. Ma questo, però, loro non lo dicono. Ai signori del fango gli è rimasta una cosa sola da fare: contestare l’operato del Commissario, magari con qualche lettera ‘top secret’, e non mi meraviglierei se questo accadesse”.
L’aspirante sindaco Ferdinandi ha chiuso con un appello alla piazza, ai concittadini: “è il momento che tanto aspettavamo: Piedimonte con le sue potenzialità deve alzare la testa e togliersi definitivamente i panni di comparsa per vestire quelli da protagonista”.

Di seguito l’elenco dei candidati della lista Piedimonte#ORA – Ferdinandi Sindaco

1. Veronica Avella (35 anni, Avvocato)
2. Claudio Calao (39 anni, Avvocato)
3. Leonardo Capuano (37 anni, Ingegnere delle telecomunicazioni)
4. Carlo Cerrito (43 anni, Avvocato)
5. Valerio D’Alessandro (40 anni, Dipendente FCA, Dirigente sindacale)
6. Vincenza De Bernardis (42 anni, Resp. risorse umane ristorazione FCA, Rappr. sindacale)
7. Nunzio Di Palma (41 anni, Operaio specializzato)
8. Gioacchino Marchetti (37 anni, Funzionario Agenzia delle Entrate)
9. Donatella Massaro (39 anni, Assistente sociale)
10. Francesca Pannone (30 anni, Studentessa)
11. Elena Spiridigliozzi (45 anni, Commercialista)
12. Marialisa Tomassi (37 anni, Biologa, Imprenditrice)

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