Strade di Cassino come campi di battaglia. Trattativa egiziana per stabilire giusto prezzo per lavare l’auto
31 Maggio 2017Cassino - La sensazione è che la situazione stia sfuggendo di mano e, nella speranza che sia sbagliata, i cassinati hanno assistito oggi in una delle loro strade ad una nuova battaglia tra stranieri. Dopo quella di lunedì in via Da Vinci, stamattina in via Garigliano. Semplicemente inaccettabile.
Inaccettabile che le “trattative” per i prezzi praticati dagli otto autolavaggi gestiti da egiziani su territorio comunale debba essere fatto a suon di sprangate, calci e pugni oltre al fatto che oggi, qualcuno, avrebbe visto anche una pistola. per il resto il copione di un pestaggio resta quello classico. Gente insanguinata distesa al suolo, via vai di ambulanze e di mezzi delle forze dell’ordine, volti preoccupati dei passanti che assistono a tutto ciò e che pensano a cosa sarebbe loro capitato se fossero passati dieci secondi prima o dopo. Perché il problema non è solo che episodi simili non dovrebbero accadere, ma anche e soprattutto nel qual caso accadano non coinvolgano ignari e inermi passanti.
Quella di oggi è stata una chiara spedizione punitiva per i fatti di lunedì scorso quando la rissa in viale Da Vinci è costata la lesione al cranio di un giovane egiziano trasferito d’urgenza a Roma. Oggi un altro giovane lo ha raggiumto per lo stesso motivo e tre hanno raggiunto i tre che sono ricoverati a Cassino sempre da lunedì. “Due a Roma e sei in ospedale a Cassino. Quattro pari, adesso si fermeranno” verrebbe da sperare, ma chi ha un po’ di espereinza sà che certi regolamenti hanno altri equilibri e che, purtroppo, a meno di un duro inrtervento delle forze dell’ordine, tale da sradicare il problema partendo proprio dagli autolavaggi e dalla verifica del rispetto delle regole, domani, o forse venerdì, staremo raccontando di un’altra strada trasformata in un campo di battaglia con chissà quale bilancio.
Ma fossero questi i temuti primi segnali della tenuta del sistema che viene a mancare? Tanta gente arrivata in Italia, con abitudini diverse dalle nostre, in città che hanno servizi sempre meno calibrati alla popolazione che cresce? Difficile dirlo. Per adesso non possiamo far altro che sperare che la faida tra gli egiziani sia conclusa e che l’accordo su quanto farci pagare per lavare l’auto sia stato finalmente raggiunto.
Ermanno Amedei