Riceviamo e pubblichiamo dal consigliere comunale di Cassino Giuseppe Sebastianelli “Nel giorno del solstizio d’estate, mi auguro che il Consiglio comunale possa godere di tutte e quindici le ore di sole, svolgendosi all’aperto.
Auspico infatti che il sindaco e la maggioranza possano discutere del problema acqua direttamente in piazza, dando la possibilità a tutti i cittadini di assistere alla seduta.
Ai cittadini, intanto, rivolgo il mio invito personale a partecipare numerosi, perché si tratta dell’ultimo consiglio, e anche del primo purtroppo, in cui si parlerà delle motivazioni che hanno portato alla decisione del Consiglio di Stato, delle ragioni per cui il sindaco non ha chiesto al Consiglio di rendere “bene indisponibile†la linea adduttrice, delle cause che lo hanno poi convinto a sedersi al tavolo delle trattative con Acea, e infine di quello che ci aspetta d’ora in poi, situazioni che i cittadini delle periferie conoscono già bene.
Certo, il sindaco avrebbe voglia di raccontare cosa ha fatto in questo primo anno di mandato amministrativo, che a dire il vero non è molto, escluso qualche giardinetto, ma davvero non vuole rendersi conto che l’unico argomento che interessa la città riguarda l’acqua.
Il primo “sorso†di quello che sta per accadere lo abbiamo assaggiato proprio oggi: come al sottoscritto a molti sarà arrivata la bolletta del canone di depurazione di cui nell’aprile scorso è stato deliberato l’aumento con effetto retroattivo a partire dal 2016, tanto che ci ritroveremo a pagare in diversi casi più questo canone che il servizio idrico in sé. E’ proprio il caso di dire che “piove sul bagnato†con il compiacimento del Comune che ha iscritto a ruolo il canone di depurazione prima dell’arrivo di Acea e per conto di Acea. Allora, forse, l’avvicinamento alla società era già iniziato ad aprile.
Domani sera in Consiglio qualcuno dovrà spiegare tutto questo. E i cittadini dovranno capire chi è dalla loro parte e chi no”.