Riceviamo e pubblichiamo da Pasquale Ciacciarelli “Martedì 13 giugno ha avuto luogo presso la sala polivalente del comune di Sant’Apollinare il convegno targato forza italia dal titolo “caccia e agricoltura, un legame indissolubile” . Abbiamo ritenuto opportuno affrontare il problema dell’emergenza cinghiali che sta investendo il nostro territorio, causa di numerosi incedenti stradali, una seria minaccia all’incolumità dei cittadini, data l’aggressività degli esemplari. Ebbene, vi è bisogno di un piano regionale che autorizzi gli Atc fr2 all’abbattimento dei sopra citati animali, in collaborazione con le forze di polizia e le autorità preposte, in quanto le soluzioni tampone, quali gli allontanamenti, già messi in atto, pur risultando al momento efficaci, non risolvono definitivamente il problema, che continua a ripresentarsi. Occorre iniziare a guardare la caccia non solo come sport, ma come una possibile risorsa per il territorio. I cacciatori sono gli ultimi custodi delle bellezze naturalistiche del nostro territorio, dotati di una profonda conoscenza dei nostri sentieri montani, delle nostre pianure, di ogni angolo recondito, pertanto meritano maggior considerazione di quanto avuta finora, sull’esempio di altri paesi dell’Unione Europea che riescono a coniugare l’attività venatoria al sociale, con la distribuzione di carni ai meno abbienti, accanto alla distribuzione della stessa nella ristorazione, con tornaconto economico per gli stessi cacciatori. È il momento che anche nel nostro Paese si cambi passo e si inizi ad operare con lungimiranza, traendo profitto dalle risorse finora trascurate che il territorio offre. È stata l’occasione per fare informazione circa i fondi per l’agricoltura, in una terra, la nostra, non soltanto a vocazione industriale, ma anche a vocazione agricola, ricca di aziende agricole che hanno sperimentato colture tipiche quali il peperone Dop di Pontecorvo, la marzolina di Esperia, il fagiolo cannellini di Atina, il nostro olio extra Vergine d’oliva, e che hanno visto numerosi giovani fare ritorno all’agricoltura, valorizzando le risorse rurali del territorio. Tra gli intervenuti, ha preso parola Gianluca Mignacca, il quale, in qualità di amante della caccia e di conoscitore delle risorse agricole, naturali del territorio, ha esposto i disagi arrecati dalla libera circolazione di cinghiali, sia a persone, sia all’agricoltura, dati gli episodi denunciati dai contadini, sottolineando la necessità di un piano di abbattimento”.