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“III Maratona di Primavera in carcere” con il Cus-Cassino e l’auspicio di partecipare da uomini liberi

Cassino – “La maratona di primavera è una storica manifestazione di Cassino che ogni anno, da oltre un quarto di secolo, il 25 aprile riunisce la cittadinanza per una giornata di festa e di sport. Il mio auspicio è che voi, un giorno, possiate partecipare a questa festa con le vostre famiglie da uomini liberi”. Con queste parole la direttrice della casa circondariale di Cassino Irma Civitareale ha chiuso la terza edizione della “Maratona di primavera in carcere”, un evento targato sempre Cus Cassino per abbattere le distanze e per dimostrare che lo sport unisce e non divide. Allo start oltre 70 detenuti che hanno percorso i 5 km del percorso messo a punto da Agostino Terranova del Cus Cassino. Insieme ai ragazzi ha preso parte alla kermesse, con la pettorina numero 1, l’assessore ai servizi sociali Benedetto Leone in rappresentanza del Comune di Cassino. “Questa giornata – ha spiegato il delegato del sindaco D’Alessandro – serve a far riscoprire quel senso di comunità all’interno della città. Oggi la maratona viene portata all’interno del carcere cercando di trasmettere anche qui quei valori di solidarietà di fratellanza e soprattutto di amore, pertanto questa è certamente una bella giornata per la città di Cassino, a dimostrazione, ancora una volta, che lo sport unisce e non divide: fa anzi abbattere qualsiasi tipo di barriera”. Sul punto ha concordato anche la direttrice del carcere che ha quindi elogiato il Cus Cassino per aver portato ancora una volta la maratona nelle mura del San Domenico: “L’allegria che si respira oggi è bellissima. Questa è una corsa verso la libertà: una conquista che passa attraverso la sofferenza, così come la corsa passa attraverso uno sforzo che rende poi però un traguardo ancora più bello e sicuramente raggiungibile per chi si impegna”. Il presidente del Centro Universitario Sportivo Carmine Calce non esclude, a breve, altri eventi sportivi nella casa circondariale, e chiosa: “Ormai è un’abitudine che ogni anno noi veniamo al San Domenico per la maratona di primavera insieme a un gruppo di detenuti che trascorrono una giornata all’insegna dello sport e della solidarietà. Per noi è una soddisfazione far passare loro una giornata diversa, una giornata che certamente aiuta questi ragazzi a stare meglio: lo sport è anche questo, soprattutto questo, non sono solamente le gare che incoronano i vincitori, mai come in questa giornata l’importante è stato partecipare”.


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