Lazio – Nel Lazio sono solo 9 i comuni Ricicloni con più del 65% di Raccolta differenziata. In testa Sant’Ambrogio sul Garigliano (FR), seguono Colle San Magno (FR) e Oriolo Romano (VT)
Nell’ultima giornata dell’Ecoforum nazionale dell’Economia Circolare, tenutosi a Roma in questi giorni, Legambiente ha premiato i comuni Ricicloni, con una classifica tra quelli che hanno superato il 65% di raccolta differenziata, per produzione procapite di rifiuti secco residuo; conferite anche le menzioni per le eccellenze nelle tipologie di raccolta. Nel Lazio soltanto 9 sono i comuni entrati nella classifica del Cigno Verde.
Sono poi state conferire 3 menzioni speciali ad altrettante amministrazioni per la qualità e le buone pratiche nella raccolta di alcune frazioni specifiche: Sabaudia (LT) per carta e cartone, Sora (FR) per il vetro e Genzano di Roma (RM) per l’alluminio.
“Siamo molto felici di raccontare quello che alcuni comuni stanno realizzando sulla raccolta dei rifiuti – dichiara Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio – ma sono ancora troppo poche le esperienze da premiare nella nostra regione; questo premio è quindi da una parte il giusto riconoscimento a chi sta facendo così bene sui territori, dall’altra uno stimolo e un ammonimento a tutti quelli che non stanno lavorando bene, verso l’economia Circolare e i rifiuti zero. E vogliamo tornare con forza a rilanciare i quattro punti indispensabili perché Roma entri finalmente in un periodo di sana gestione del ciclo: sono la diffusione a tutta la città del porta a porta, l’attuazione della tariffa puntuale in modo da far pagare le utenze in base ai rifiuti indifferenziati prodotti, la costruzione di centri di riuso che diano nuova vita agli oggetti e l’istallazione entro il GRA di almeno dieci digestori anaerobici per il trattamento della frazione organica, in modo che questa diventi risorsa vera e cessi il viaggio di centinaia di camion al giorno verso il nord-est. Alla Regione Lazio invece, va un plauso per aver istituito la tariffa puntuale per legge, uno strumento indispensabile per far vincere il principio -chi inquina paga- e definito con il documento sul fabbisogno impiantistico per il trattamento dei rifiuti, un tracciato utile a trasformarne i rifiuti in risorsa; d’altro canto chiediamo con forza che l’istituzione regionale spinga i Comuni ad attuazione la tariffa puntuale concretizzando tale strumento e definisca il Piano Regionale Rifiuti, quale strumento che sappia tracciare il solco dell’economia Circolare nel Lazio. Torneremo a premiare le buone pratiche, approfondendo ulteriormente quanto di buono sta accadendo, con l’edizione regionale di Comuni Ricicloni del prossimo autunno al quale chiediamo a tutti o comuni di aderire”.
Legambiente Lazio infatti, in collaborazione con la Regione, sta programmando la seconda edizione di Comuni Ricicloni del Lazio che si concluderà a novembre prossimo, per il quale stanno per arrivare le richieste di dati a tutti i 378 comuni del Lazio.