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Progetto “Sapere i sapori” un orto scolastico per insegnare il rispetto per la natura e i diritti umani

Cassino – Insegnare ai più piccoli, ma non solo a loro, il rispetto della natura e dei diritti umani, questi gli obiettivi del progetto “Sapere i Sapori” organizzato dal Terzo Istituto Comprensivo di Cassino, attraverso gli orti realizzati nei plessi di S. Giovanni Bosco, S. Silvestro e S. Angelo, finanziati dall’ARSIAL (Agenzia Regionale per lo sviluppo e l’innovazione dell’agricoltura del Lazio).

Una vera e propria festa itinerante, con canzoni, buffet e tante coreografie in cui le parole chiave sono state partecipazione, gioia ed eticità, valori importanti per una crescita sana delle nuove generazioni. La partecipazione è stata necessaria per sviluppare il progetto dove ogni contributo, dei bambini, delle insegnanti, dei genitori e dei nonni, è stato prezioso e ha reso più solide le relazioni umane. La gioia è stata una componente implicita presente in tutte le fasi: nello stare all’aperto insieme ai compagni, nello sporcarsi le mani con la terra, nell’acquisire nuove conoscenze attraverso il gioco. L’eticità, invece, la base delle scelte effettuate dalla scuola: si è partiti dal rispetto della natura e dei suoi cicli, attraverso la realizzazione dell’orto, il rispetto dei propri compagni, attraverso la condivisione del lavoro, per arrivare al rispetto dei diritti umani.

Tanta fantasia e tanto sudore per realizzare un orto “verticale” con bancali riciclati e un orto “a spirale” delle erbe aromatiche, oltre al più famoso orto “orizzontale”. Ma non è mancata la creatività dei ‘piccoli coltivatori’ con i tre simpatici spaventapasseri, con cappelli e abiti sgargianti e le etichette di ceramica interamente realizzate nella scuola al cui interno è attivo un forno e si organizzano corsi per la lavorazione dell’argilla. Un lavoro, alla scuola Don Bosco, all’insegna dell’innovazione e della tradizione in cui i bambini non si sono limitati a seminare, zappare e mettere a dimora le piantine, ma hanno scoperto il canale del Commercio Equo e Solidale, che rispetta i lavoratori del Sud del Mondo e impedisce il lavoro minorile. Un viaggio nei laboratori di cioccolato attraverso i corsi tenuti dalla Cooperativa Tienda Solidal di Cassino e l’impiego del cacao e lo zucchero utilizzati per i cioccolatini aromatizzati e stampati dai bambini ed offerti ai presenti, acquistati attraverso quel canale del Commercio, hanno dato un sapore ancora più dolce alla festa.  Soddisfazione della preside, Vincenza Simeone, per i sorprendenti risultati raggiunti.

Una festa, in cui non poteva mancare un enorme, meraviglioso, coloratissimo buffet offerto e organizzato dalle mamme. Buono, ma anche sano con torte dolci e salate, tanta frutta e qualche semplice ricetta gradita dai bambini con i prodotti da loro coltivati.

In tempi di dazi doganali, protezionismi, contraffazioni alimentari e regole che penalizzano i prodotti della filiera alimentare italiana e della dieta mediterranea, non è certo poco!

 F. Pensabene

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