Rissa tra italiani e stranieri a Cassino, scattano le manette per sei
20 Giugno 2017Cassino - La rissa di ieri pomeriggio nella villa comunale di Cassino ha prodotto sei arresti da parte dei carabinieri.
I carabinieri dell’Aliquota Radiomobile e della Stazione di Cassino, coadiuvati anche da una pattuglia del locale Commissariato di polizia diretti dal vice questore Alessandro Tocco, hanno arrestato nella flagranza del reato per rissa un italiano D.R.F. di 20 anni (originario di Roma), un marocchino J.S. di 22 anni, T.L. di 27 anni, D.S. di 23 anni e B.M. di 25 anni del Gambia, nonché un cittadino Senegalese K.A. di anni 23, tutti nullafacenti e senza fissa dimora. Il marocchino J.S. e l’italiano D.R.F. risultano già censiti per reati contro la persona e il patrimonio (lesioni, rapina, resistenza a P.U., ricettazione, stupefacenti).
I sei sono stati bloccati dal personale operante all’interno della villa comunale mentre si azzuffavano e si minacciavano a vicenda. Il motivo della rissa è da ricondurre al furto di un telefono cellulare, perpetrato nei giorni scorsi, dall’italiano ai danni di D.S., cittadino del Gambia. Il telefono, per motivi in corso di accertamento, era stato poi consegnato al giovane marocchino J.S. che, con la tecnica del cosiddetto “cavallo di ritornoâ€, si era fatto consegnare 50 euro dal legittimo proprietario. Nel momento in cui si è concretizzato lo scambio soldi-cellulare scoppiava una rissa alla quale hanno partecipato i sei arrestati ed altre persone in corso di identificazione. Grazie all’immediato intervento della pattuglia del Nucleo Operativo e Radiomobile, della Stazione di Cassino, di militari dell’Aliquota Operativa e di altro equipaggio del locale Commissariato di P.S., la rissa è stata immediatamente sedata e i sei fermati accompagnati presso la locale Compagnia Carabinieri dove sono stati  tratti in arresto per rissa aggravata; inoltre il marocchino J.S. e l’italiano D.R.F. sono stati denunciati in stato di libertà , rispettivamente per estorsione e furto del cellulare. Gli arrestati sono stati ristretti presso la Casa Circondariale di Cassino a disposizione dell’A.G..