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Scandalo Montecassino, rinviato a giudizio l’ex abate Pietro Vittorelli

Cassino - La calda estate diventa infuocata per l’ex abate di Montecassino Pietro Vittorelli che, oggi, è stato rinviato a giudizio dal tribunale di Roma.

Una competenza territoriale dovuta al luogo in cui sarebbe stato commesso il reato di appropriazione indebita contestato al prelato, consumato ai danni dello Ior, l’Istituto per le Opere Religiose.

Lo scandalo esplose nell’autunno del 2015, circa un anno dopo le dimissioni per motivi di salute, dell’allora Abate e vescovo Vittorelli, quando alla guida dei benedettini c’era già l’attuale abate Ogliari chiamato a traghettare la millenaria abbazia in anni bui. Coinvolto nell’indagine della guardia di Finanza, anche il fratello del’ex Abate, professionista residente in Lombardia.

Furono tutti i dettagli emersi dalla vita parallela di Vittorelli a gettare nello sconcerto i fedeli. Una vita privata i cui limiti, tra droghe e sesso, si spinsero ben oltre il consentito per chiunque, figuriamoci per il 191esimo successore di San Benedetto. Oggi, nonostante la difesa pubblica di alcuni, il tribunale di Roma ha stabilito che l’Ex Abate  di Montecassino Pietro Vittorelli finisse sotto processo per appropriazione indebita di soldi che, invece di essere usati per opere pie, sono stati spesi, secondo gli inquirenti, per una vita lussuriosa.

Ermanno Amedei 

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