Tre persone di Anagni sono state arrestate questa mattina perché gravemente indiziate della rapina commessa lo scorso 1° luglio all’ufficio postale di Acuto (Fr). In quella circostanza i tre malviventi, di cui due con pregiudizi di Polizia per rapina, aspettarono l’arrivo del furgone portavalori che doveva consegnare il denaro contante per il pagamento delle pensioni. Dopo la consegna i tre malviventi, a bordo di una Fiat Uno rubata la sera precedente a Ferentino (FR), hanno fatto irruzione all’interno dell’ufficio postale indossando passamontagna e, previa minaccia con coltelli, si sono impossessati delle due sacche consegnate dai vigilanti del furgone portavalori e anche del denaro liquido che era nelle casse dandosi alla fuga. Alcuni anziani accusarono dei malori. I carabinieri attuarono immediatamente il piano antirapina e, poco dopo, hanno rinvenuto la Fiat Uno abbandonata sulla Strada Provinciale 157. Le iniziali difficoltà dovute al malfunzionamento delle telecamere di sorveglianza dell’ufficio postale venivano superate grazie all’ininterrotto lavoro dei militari, i quali attraverso l’attento esame delle immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza del comune di Acuto constatavano dei movimenti sospetti del conducente di una autovettura tipo Jeep che, prima della rapina, aveva fatto una ricognizione dei luoghi. L’auto era una De Regibus 5 di cui non si riusciva ad identificare alcuno dei 7 numeri della targa. Attraverso un delicato lavoro di ripulitura del “frame†delle immagini delle telecamere di video sorveglianza posto in essere dai colleghi del RACIS di Roma, sono riusciti ad evidenziare le prime due lettere grazie alle quali si è arrivati al proprietario dell’auto che non aveva mai avuto alcun problema con la giustizia. Si scopriva, quindi, che detta autovettura era spesso guidata dalla sua compagna che vive ad Anagni. Pertanto, attraverso indagini tecniche, pedinamenti, osservazioni e controlli, si riusciva a scoprire che gli autori della rapina ad Acuto, che aveva loro fruttato oltre 100.000 euro, erano la sua compagna, P. S. – napoletana del 1970 trapiantata in Anagni – che aveva il compito di fare l’autista ed attendere i complici a bordo della macchina pulita, R. A. – napoletano del 1975 anche lui residente in Anagni – e T. E. – albanese del 1992 domiciliato nella Città dei Papi – entrambi con pregiudizi di Polizia per rapina. Il provvedimento di Fermo di indiziato di delitto firmato dal Pubblico Ministero dottor Adolfo Coletta si è reso necessario in quanto i tre malviventi si stavano organizzando per commettere a giorni una rapina, anche con l’uso di armi da fuoco, negli uffici postali di Anagni e Serrone (FR). Il P.M., dottor Coletta, condividendo la tesi investigativa degli uomini del Nucleo Operativo della Compagnia collaboratori dai colleghi della Stazione di Acuto, al fine di evitare che detti rapinatori perpetrassero dette azioni delittuose e per evitare inutili probabili conflitti a fuoco con i militari emetteva il decreto di fermo. Nel corso dell’operazione di Polizia Giudiziaria è stata rinvenuta la somma complessiva di Euro 12.000,00 in denaro contante e, celata all’interno dell’abitazione di S. P., una pistola Beretta con relativo munizionamento risultata oggetto di furto commesso nel gennaio 2015 a Maddaloni (CE), tutto sottoposto a sequestro. L’arma rinvenuta sarà sottoposta ad approfonditi accertamenti per verificare se è stata utilizzata anche in altri episodi delittuosi. Gli arrestati sono stato tradotti presso le Case Circondariali di Roma Rebibbia e Frosinone a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Foto d’archivio