Cassino: Associazione familiare dello spaccio smantellata. Comunicavano con whatsapp e conoscevano targhe ed auto della Polizia

Cassino: Associazione familiare dello spaccio smantellata. Comunicavano con whatsapp e conoscevano targhe ed auto della Polizia

4 Luglio 2017 0 Di redazione

Cassino: Questa mattina gli uomini del commissariato di Cassino con l’ausilio delle unità cinofile antidroga e degli equipaggi del reparto crimine Abruzzo hanno eseguito 4 misure cautelari, di cui una misura coercitiva dell’obbligo di presentazione alla p.g., a carico di una famiglia di origine rom che riforniva le piazze dello spaccio. I provvedimenti sono stati emessi dal gip del tribunale di Cassino, dottor Lo Mastro su richiesta del pm dottor Rubolino. Il reato contestato è detenzione di sostanze ai fini di spaccio in concorso. Le indagini meticolose, partite dall’ottobre 2016, condotte dagli investigatori del commissariato di Cassino, coordinati dal dottor Alessandro Tocco, hanno portato ad identificare e smantellare l’associazione “familiare” che viveva solo di questi affari illeciti.
L’attività investigativa è stata condotta con metodo classico attraverso perlustrazione sistematica delle piazze maggiormente sensibili.
Tutti i membri della famiglia sono stati considerati coinvolti ed attivi nella gestione degli affari: il padre di 38 anni, madre 41 anni e i due figli di 19 anni e 21 anni.
Il giudice per le indagini preliminari ha rilevato inoltre come i destinatari avessero addirittura creato una vera e propria rete di allarme tra loro al fine di sfuggire ai controlli antidroga. Utilizzavano la piattaforma whatsapp per le comunicazioni,ma anche più tradizionali telefonate. Erano giunti ad avvalersi di una rete di informatori e gli arrestati addirittura conoscevano i colori e le targhe delle autovetture in uso alla polizia. Tra di loro comunicavano in lingua rom e quindi non facilmente comprensibile nelle intercettazioni. I poliziotti ad esempio venivano chiamati “Pagnane'”.
La gestione dell’attività era h24 e gli arrestati si spostavano nelle varie parti della città dove incontravano i fruitori e quindi i clienti provenienti anche da paesi limitrofi.
N.Costa