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Cassino: Caso Acea, il sindaco in piazza per parlare ai cittadini

Cassino- In una piazza Diamare, stracolma di persone, il sindaco Carlo Maria D’Alessandro ha deciso di parlare in una sorta di comizio di una vicenda così delicata quanto sentita nella città martire soprattutto a distanza di pochi giorni da quel primo luglio, momento in cui Acea ha iniziato a gestire gli impianti.
Il primo cittadino ha pensato che era giunto il momento di fare chiarezza in maniera definitiva su tutto l’iter che ha portato fino ad oggi. Lo ha fatto mosso dal bisogno di togliere dalla sua compagine di governo e dalla sua persona ogni dubbio circa il massimo impegno profuso per evitare la consegna dell’acquedotto cittadino.
D’Alessandro, seppur brevemente, ha ricordato le tappe affrontate dal momento del suo insediamento, ricordando di aver dovuto fronteggiare un giudizio di ottemperanza. In sostanza una patata bollente, anzi di più, con il gravoso peso di un impegno preso in campagna elettorale. Il primo cittadino ha difeso la bontà di ogni strategia messa a punto dal suo gruppo, riconosciuta a più livelli, seppur ritenuta tardiva vista lo stato delle cose poiché ha precisato che la questione affonda le radici in tempi più lontani. Non intende far passare la sua amministrazione comunale come quella che “ha consegnato l’acquedotto ad Acea”. Ha ricordato anche l’ordinanza emessa da lui stesso nel settembre 2016 e le scelte ardite che lo hanno esposto a rischi personali. Unica via per liberarsi da Acea resta la risoluzione contrattuale.
Ad ascoltarlo moltissimi cittadini, compresi alcuni che invece hanno contestato in maniera rumorosa passaggi del discorso.
N.C.

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