Riceviamo e pubblichiamo dal coordinatore provinciale Frosinone di Forza Italia, Pasquale Ciacciarelli: “Rispetto a quanto affermato dall’assessore regionale all’ambiente ed ai rifiuti, in sede di riunione di partito a Frosinone, in merito al coraggio mostrato in passato nelle scelte operate in tema di rifiuti, mi preme evidenziare che in Ciociaria non vi sarà mai un’emergenza rifiuti, poiché in questo territorio si smaltisce una quantità di rifiuti di gran lunga superiore alla stessa produzione. Anzi, va stigmatizzato il contrario. Nonostante l’alto tasso di inquinamento registrato nella provincia di Frosinone, nonostante l’imponente quantità di rifiuti trattati, ad oggi si procede all’autorizzazione di nuovi impianti per il trattamento di rifiuti pericolosi e non pericolosi. Considerata la consapevolezza della forte incidenza di patologie tumorali, del sangue e dell’ apparato respiratorio, strettamente legate a fattori ambientali, sono costretto a parlare di superficialità , pressapochismo, fatalismo, a tratti spudoratezza, nel procedere all’ incremento di ulteriori agenti inquinanti su un territorio già gravemente compromesso Penso all’area Nord, ove il revamping dei due termovalorizzatori di Colleferro incrementeranno ulteriormente la circolazione di pm10 nell’aria, emissioni che, mediante l’effetto pendolo, come spiegato da tecnici, interesseranno sia la Valle del Sacco, sia il Sud della provincia, anch’esso compromesso dalle emissioni del termocombustore di San Vittore del Lazio. Un impianto, quest’ultimo, che ha visto l’attivazione della terza linea, in risposta al Decreto Sblocca Italia del governo Renzi che prevede lo sfruttamento massimo del potenziale degli impianti. Un Sud della provincia il cui precario equilibrio ambientale, vedesi caso Nocione, è fortemente minacciato dalla realizzazione ed all’esercizio di un impianto per il trattamento di rifiuti sanitari pericolosi e non pericolosi, Fiotech. A questo punto, in merito alle associazioni, ai comitati, di cui parla l’assessore, che con il loro attivismo costruiscono una ferma opposizione a nuovi insediamenti, è necessario puntualizzare che non si tratta di comitati, o associazioni sprovviste di conoscenza, pronte a cavalcare l’onda del malcontento, ma di medici, di seri professionisti, i quali hanno messo a disposizione le proprie conoscenze scientifiche congiunte ad una buona dose di volontariato, spirito di servizio, per studiare il fenomeno del rapido sviluppo di determinate patologie in aree interessate da eco reati. Divulgando informazioni, inducono, in tal modo, alla mobilitazione cittadini ormai consapevoli dell’entità degli attentati arrecati all’ ambiente ed alla salute pubblica”.