Roma – Durante la notte di ieri la sala operativa della Capitaneria di Porto di Roma riceveva la segnalazione di una tartaruga che, risalita la battigia, si era addentrata sulla spiaggia antistante lo stabilimento balneare “lido dei coralli†di Ardea ed era in procinto di deporre le uova.
Giunto sul posto, il personale dell’ufficio locale marittimo di Torvajanica, dipendente dalla Guardia Costiera di Roma, accertata la veridicità della segnalazione, individuava il sito e lo circoscriveva a protezione delle uova appena deposte e contestualmente, seguendo il previsto protocollo operativo di pronto intervento da attivare quando questi animali sono in difficoltà , allertava il biologo marino di Tartalazio (rete scientifica regionale formata da vari enti, competente per il recupero, soccorso, affidamento e gestione delle tartarughe marine).
Nella mattinata il personale della Guardia Costiera presidiava il sito e insieme al biologo ha effettuato i primi rilevamenti e le prime attività di studio. Nel frattempo veniva contattata la stazione zoologica Anton Dohrn di Napoli (svolge ricerca avanzata nell’ambito della biologia ed evoluzione degli organismi marini).
Nel primo pomeriggio ha raggiunto il sito un ricercatore della stazione zoologica e, con l’ausilio degli uomini della Capitaneria di porto e del biologo di Tartalazio, effettuava la ricerca del punto esatto di nidificazione.
Le uova sono state trovate solamente nella serata a circa 20 metri dalla battigia.
A quel punto si è proceduto a circoscrivere l’area con una rete metallica per garantire la tranquillità della nidiata.
L’area verrà costantemente presidiata da parte di volontari in costante contatto con gli uomini del dipendente ufficio marittimo di Torvajanica.
L’attività svolta dal personale della guardia costiera capitolina, sotto il più ampio coordinamento della direzione marittima del lazio – che rappresenta uno dei compiti istituzionali su cui la guardia costiera presta massima attenzione – è l’ennesimo esempio dell’impegno continuo del corpo delle capitanerie di porto a favore della tutela del patrimonio naturalistico e ambientale marino al fine di preservare l’immensa ricchezza rappresentata dall’enorme biodiversità del nostro mare.