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Pusher, come si nasconde la droga e dove la si spaccia

Negli ultimi mesi i nuclei delle Forze dell’Ordine hanno intensificato in zona i controlli nella lotta ad alcol e sostanze stupefacenti, soprattutto nel napoletano, nel basso Lazio e nella zona di Isernia. Colpisce prendere atto che i luoghi più sensibili a tali fenomeni siano, nella maggior parte dei casi, strutture e aree pubbliche come cinema, centri commerciali, abitazioni – spesso nel cuore della città, persino ospedali e parchi frequentati dai più piccoli.
Proprio ieri ad Isernia, nei pressi dell’ospedale cittadino, i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile hanno fermato un 25enne del posto, e rinvenuto nell’auto su cui viaggiava un vano segreto ricavato nella portiera anteriore sinistra. Al suo interno nascondeva un involucro contenente diverse dosi di hashish. Sempre ad Isernia, ancora droga all’altezza del cinema Lumiere, dove le Forze dell’Ordine hanno bloccato un 23enne in possesso di alcune dosi di marijuana. In entrambi i casi la droga rinvenuta è finita sotto sequestro, mentre i due giovani dovranno rispondere di detenzione illegale di sostanze stupefacenti.

Particolarmente interessanti poi i metodi ideati per nascondere l’illecita merce, alcuni frutto di un’impegnata elaborazione poi realizzata attraverso ingegnosi lavori manuali. A Roma solo 4 anni fa, nel 2013, la Polizia locale scoprì 240 grammi di cocaina nascosta in un paio di zeppe che una donna calzava tranquillamente seduta in un autobus diretto in Germania (fonte leggo.it). A Castel di Guido invece, un giovane romano di 31 anni utilizzava delle calamite per nascondere la droga, attaccate alla carrozzeria della sua auto, a tre giorni fa risale il fermo dagli agenti del Reparto Volanti della Questura, con 11 dosi di cocaina già confezionate. Da BlogSicilia.it apprendiamo la scoperta di droga ed armi per un valore di 150.000€ in un luogo davvero al limite dell’immaginazione: il cimitero di Catania.
Dall’Italia agli Usa i trucchetti si fanno più assurdi e paradossalmente divertenti: un rapporto dell’aeroporto JFK di New York, datato 2005, rivelava come un corriere avesse nascosto 40 “tasselli” di eroina sotto la parrucca, in sottili bustine direttamente attaccate al cuoio capelluto, sfruttando la propria calvizie. Al di là del buffo dietro la beffa in tali episodi, un ruolo determinante è svolto da internet: basta una breve ricerca per ritrovarsi in siti che consigliano i luoghi in cui nascondere droga e illeciti, corredati da foto e istruzioni ben precise, mentre sul famoso Wikihow, piattaforma Wikipedia ideata per mostrare agli utenti processi pratici per risolvere i problemi più disparati, troviamo addirittura dei consigli su come sbarazzarsi dell’odore di marijuana. A questo proposito la Polizia Postale dovrebbe intervenire con la chiusura o per lo meno il controllo di tali piattaforme e provvedere affinché non siano rese visibili ai minori, i soggetti sicuramente più incuriositi e facilmente ingannabili da menti pericolose e attivamente operative nell’ambito del crimine.

Giulia Guerra

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