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Sequestrano dipendente di un locale e lo pestano. Due arresti

È quasi l’una del 1 agosto quando giunge una telefonata al 113 con la quale viene segnalato che un giovane è stato fatto salire a bordo di un’autovettura e portato via contro la propria volontà.
È successo nella parte bassa del capoluogo, Frosinone, davanti ad un noto esercizio pubblico nonostante fosse ancora frequentato da un gran numero di persone pur trattandosi di una tarda ora.
Gli agenti delle Volanti sono quindi arrivati immediatamente sul posto e hanno acquisito numerose testimonianze per la ricostruzione dell’episodio.
Dai racconti dei presenti è emerso che poco prima due uomini si erano presentati all’interno del locale invitando uno dei dipendenti ad uscire, dopodiché lo avevano costretto a salire a bordo di un’autovettura di colore scuro per poi allontanarsi velocemente.
Da quel momento il giovane risultava irrintracciabile. Le ricerche si sono estese ad ampio raggio e, nel corso della notte, le Volanti hanno individuato in Corso Francia un’utilitaria ferma sul ciglio della strada, corrispondente a quella segnalata. Alla vista dei poliziotti due giovani che si trovavano nei pressi dell’auto – nel tentativo di eludere il controllo – si sono affrettati a piedi cercando di allontanarsi ma la fuga è durata ben poco, raggiunti dagli agenti nei pressi dell’incrocio tra Via Monteverdi e Viale Grecia.
Affannati e sudati, entrambi si sono rifiutati di fornire spiegazioni sul tentativo di eludere il controllo di Polizia e hanno affermato di non conoscere la persona portata via dal locale contro la propria volontà ma uno di loro presentava una lacerazione sulla t-shirt, probabile segno di una avvenuta colluttazione.
Gli agenti hanno proseguito ininterrottamente le ricerche del giovane, finalmente rintracciato presso il locale Pronto Soccorso, dove si era presentato spontaneamente riferendo ai sanitari di essersi procurato le evidenti lesioni in seguito ad una caduta accidentale. Ha riscontrato ferite lacero contuse su tutto il corpo e la frattura di una costola.
Le indagini condotte nei giorni immediatamente successivi dagli uomini dell’Ufficio Volanti, coordinati dal Commissario Capo Flavio Genovesi, hanno consentito di ricostruire l’accaduto, nonostante l’atteggiamento scarsamente collaborativo della vittima, probabilmente intimorito dagli aggressori.
Il giovane dipendente del locale era stato di fatto convinto ad uscire fuori con la scusa di un chiarimento verbale, dopodiché fatto salire con la forza a bordo dell’auto e, una volta condotto in una zona isolata, aggredito con calci e pugni e colpito ripetutamente con una mazza da baseball.
Gli autori della “spedizione punitiva”, risultati poi essere proprio i due giovani fermati nella notte del 1 agosto, di 24 e 25 anni, entrambi pluripregiudicati del capoluogo, sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria per i reati di sequestro di persona e lesioni aggravate. Sono tuttora al vaglio degli inquirenti i motivi del pestaggio.

Giulia Guerra

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