Frosinone – “Il carcere di Frosinone sta vivendo un momento difficile. Alle inaccettabili condizioni strutturali di alcune sezioni, come la prima e la seconda, che andrebbero chiuse per ragioni di igiene e sicurezza, si somma la chiusura di attività importanti, come quella della squadra di rugby dei Bisonti, che fino all’anno scorso ha visto i detenuti frusinati partecipare al campionato di rugby di serie C.
Come purtroppo spesso accade, un evento critico e la cronica insufficienza del personale di polizia rischia di spingere l’amministrazione penitenziaria a chiudersi su stessa, tagliando attività e progetti. Si tratta di una reazione non condivisibile, che riduce il carcere a mera custodia, allontanando l’obiettivo di un efficace reinserimento sociale dei detenuti.
Mi auguro che il provveditorato voglia dare il sostegno necessario al risanamento strutturale dell’istituto e che la nuova direzione dia un segno visibile di inversione di tendenza e di riapertura nei confronti delle attività sportive, culturali e di reinserimento sociale dei detenuti”.
E’ quanto si legge in una dichiarazione di Stefano Anastasia, Garante dei detenuti della Regione Lazio, alla fine della visita odierna presso l’istituto di Frosinone.