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L’associazione “Quis contra nos” al parco Baden Powell per parlare di ambiente ed inquinamento

Cassino – Si parlerà di ambiente, rifiuti tossici, di salvaguardia del territorio, di siti ad alto impatto ambientale, come la ex Marini, il Nocione, e di tutto quanto possa mettere in percolo la salute dei cittadini della nostra zona, nell’assemblea pubblica organizzata dall’associazione culturale “Quis Contra Nos” in programma sabato 16 settembre, alle ore 15, al parco “Baden Powell” di via Verdi a Cassino. Il sodalizio cassinate, presieduto da Corrado Delicato e da Pietro e Maria, da tempo impegnata nella difesa del territorio e dall’inquinamento indiscriminato che lo ha caratterizzato da decenni a questa parte, si mobilita ed invita tutti i cittadini di Cassino a discutere questi temi di vitale importanza soprattutto per le giovani generazioni. “L’alto numero di morti per tumore accertato sul nostro territorio – spiegano gli organizzatori – è un dato di fatto, un problema che tocca tutti indistintamente dal credo politico, religioso e colpisce senza distinzione di censo e di razza. Per questi motivi invitiamo tutta la cittadinanza a partecipare e ad intervenire al nostro incontro. Questo è solo un primo passo – proseguono – per riuscire a realizzare scopi, sicuramente, ambiziosi come lo smantellamento e la bonifica di tutti i siti che inquinano la nostra terra”.

L’associazione “Quis contra nos” nasce dall’unione dei diversi gruppi ultras che seguono la squadra di calcio della città. Al di là dell’aspetto sportivo, tuttavia spiegano i responsabili, l’associazione si caratterizza per un forte senso di appartenenza alla città, tale da intraprendere iniziative che esulano dal mondo sportivo. In questa ottica si inquadra la manifestazione di sabato. In altre parole, la passione per lo sport, ed in particolare per la squadra di Cassino, si coniuga con la volontà di rendere il territorio sempre meno inquinato, più vivibile per i cittadini di oggi e quelli di domani, per lasciare ai nostri figli un mondo migliore di quello che le generazioni attuali stanno distruggendo attraverso un inquinamento indiscriminato.

Lo sport, insomma, per una volta non fine a sè stesso, ma al servizio dell’ambiente e della salute di tutti, come veicolo di impegno civile, fuori dalla logica delle singole appartenenze politiche.

F. Pensabene

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