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Dagli Usa all’Inghilterra fino alla Spagna. Il popolo è vivo e lotta

DALL’ITALIA - Il popolo è vivo. Questa buona notizia ci permette di guardare con speranza al futuro, per noi, per i nostri figli, per la Terra.

Nell’ ultimo anno vi è stata una stupefacente reazione della gente, di tutte quelle persone che ancora sono in grado di alzare la testa, combattere e reagire. Ed è stata una scossa contagiosa, partita dagli Stati Uniti e diffusasi ora ovunque.

Il mondo era sotto una cappa asfissiante, prigioniero della cupola che governa la finanza, controlla la politica, gestisce con le multinazionali. In una parola: Estabilishment

Per noi italiani può andar bene la parola cricca, cioè un gruppo di soggetti che tendono a governare il mondo gestendo con le loro regole i tre aspetti fondamentali di quest’epoca: soldi, mercato, governo.

Sono quell’uno per cento che comanda sulla vita del restante 99% della popolazione. L’ oligarchia del ventunesimo secolo.

Ma in America, ad un certo punto, quel 99% ha fatto sentire la sua voce. E dopo la crisi che ha messo in ginocchio il ceto medio, da Seattle a New York, da Dallas a Milwakee è partita la lotta contro il potere consolidato e sempre più affamato.

Boscaioli, meccanici, pizzaioli, infermiere e poliziotti hanno votato Donald Trump. Il miliardario fuori da ogni schema, fuori da ogni logica di potere. Inviso persino al suo partito, quei repubblicani così vicini alle stesse lobbies della Clinton e di Obama. Loro comandavano il mondo ed hanno permesso crisi, guerre, scandali e povertà, immigrazione incontrollata.. Probabilmente le hanno favorite. Perché ognuno aveva un suo padrone. Invece Trump dice quello che pensa. Infischiandosene dell’ orrenda castrazione del politically correct. E la gente è stata con lui.

L’ onda lunga è arrivata poi in Europa: Brexit.

Tutti davano per scontata la sottomissione dei britannici ai giochetti dei fantocci europei. Sbagliato. La gente ha deciso di sconfessare i principali partiti politici e di fare quadrato in casa propria. Costerà loro 20 miliardi di euro. Nevermind, freedom first.

In Italia il PD ha preso un bello spavento alle elezioni amministrative. Dopo il tracollo alle urne ecco che improvvisamente e miracolosamente vengono bloccati i barconi dei migranti, una roba da fare dieci anni fa. La magistratura assesta qualche bel colpettino e tutti a fare poi lo scaricabarile sullo Ius Soli. Adesso si parla addirittura di tassare le multinazionali del web, dopo che Renzi per anni gli ha fatto finanche la pubblicità. Raddrizzare la rotta. Ma a guidare, per ora, sono sempre quelli che ci hanno portato sugli scogli.

In Germania la Merkel non sa più come comandare. Dopo le ultime elezioni, per rimanere in sella, dovrà chiedere aiuto ai nemici (si fa per dire) di prima. Il popolo gli ha già indicato la scritta exit, saprà leggere o no?

In Catalogna non ne vogliono sapere più del governo centrale. Basta con il Re, basta con Madrid.

Ovunque cresce dunque la sfiducia verso chi governa. Destra o sinistra. Non c’è differenza. E’ tutto un magna magna.

Troppe sono state le strade sbagliate prese in questi anni. Hanno giocato con il nostro futuro, la roulette della vita. Corrotti o incapaci, fate voi. Probabilmente entrambi. Sicuramente il popolo combatterà ancora per spezzare la catena della cricca.

Si tratterà di lottare con le armi della democrazia e di eleggere politici liberi ed onesti. Da qualche parte bisognerà pur trovarli e ricordare loro con forza, in ogni momento, che i governanti sono eletti dal popolo per fare gli interessi del popolo. Senza paura, perché il Popolo è ancora vivo!

MAX LATEMPA

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