Frosinone – Una denuncia per stalker, ancora una. Un’ ossessione può essere molto pericolosa e subdola se gli atti persecutori provengono da una persona con la quale ci sono, o ci sono stati, legami profondi.
Stavolta è successo a due donne, residenti nella provincia di Frosinone,  madre e figlia, che si sono rivolte alla Polizia per  denunciare le persecuzioni e gli atti intimidatori a loro rivolti da un giovane uomo ben conosciuto da madre e figlia in quanto trattasi dell’ ex compagno della figlia.
La triste storia, purtroppo, ha avuto inizio circa un anno fa, quando a seguito di numerosi e violenti litigi, la ragazza ha deciso di allontanarsi dal compagno.
Da  allora l’ ossessione del ragazzo nei confronti della ex non ha avuto tregua, tanto da arrivare a perseguitare e minacciare anche la madre della ragazza.
Infatti, sebbene il ragazzo sia già interessato da un provvedimento  che gli impedisce ogni tipo di contatto con la ex compagna, nonché il divieto di avvicinamento alla stessa, lui, imperterrito, continua a minacciare di morte sia la ex compagna che sua madre.
Le due donne, disperate, si sono rivolte alla Polizia di Stato temendo seriamente per la propria vita dato che i cellulari di entrambe  continuano ad essere tempestati  da decine di chiamate e messaggi vessatori.
La vicenda era già nota ai poliziotti delle Volanti: il nominativo dello stalker era già presente nella checklist come da protocollo E.V.A. (Esame delle Violenze Agite).
La procedura consente, infatti, agli equipaggi di Polizia, allertati dalle sale operative ad intervenire su casi di violenza domestica, di sapere se ci siano verificati altri episodi nello stesso ambito familiare, per cui anche in assenza di formali denunce, spesso impedite dalla paura di ancor più gravi ritorsioni, e “tracciare†situazioni di disagio con l’obiettivo di tenerle costantemente sotto controllo e procedere all’arresto nei casi di violenza reiterate.