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Incendio al Termocombustore, chi risarcirà i proprietari di orti domestici?

SAN VITTORE DEL LAZIO - Chi risarcirà i danni di tanti piccoli agricoltori che non potranno cogliere i frutti dei propri orti a causa dell’incendio avvenuto all’interno del termocombustore di San Vittore del Lazio? Probabilmente, o quasi certamente, nessuno.

L’ordinanza dei vari comuni che vieta di consumare prodotti agricoli per timore che fossero inquinati da agenti tossici prodotti dalla combustione avvenuta nell’impianto di San Cesareo danneggia tutto il settore agricolo ma in particolare coloro che coltivano piccoli orti dietro casa, per uso familiare e, per questo, non dichiarati. Perse o inutilmente spese ore di lavoro e fatica, ritagliate nel tempo lasciato libero dai turni del lavoro ufficiale, che sarebbero servite per produrre prodotti agricoli sicuri o per risparmiare qualche euro. Mentre le aziende agricole potrebbero chiedere risarcimenti, gli agricoltori domestici, potranno solamente decidere di assumersi il rischio di consumare quei prodotti, rischiando sanzioni per via dell’ordinanza di divieto, o gettarli. A questo si affiunge il timore dei proprietari di uliveti che, seppur non toccati dalle ordinanze di divieto di raccolta, sono comunque preoccupati per la qualità dell’olio che andranno a produrre.

Chi si è recato presso gli uffici di Acea a Cassino per chiedere informazioni in merito, avrebbe ricevuto, secondo quanto riferito da uno di essi, sgarbate informazioni in tal senso.

Ecco a cosa porta la voglia dell’Europa di marginalizzare sempre di più con apposite leggi, l’attività agricola domestica, quella degli orti.

Ermanno Amedei

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