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Notte Bianca a Frosinone: la carica dei 10.000

Frosinone – Oltre diecimila persone hanno affollato le strade e le location a ridosso di via Aldo Moro, del Conservatorio di Musica “Refice”, dell’Accademia di Belle Arti, del Museo archeologico e della Casa della Cultura, durante la Notte Bianca che si è conclusa alle prime ore dell’alba di domenica.

Artisti di strada, esibizioni di musica e spettacoli di arte varia dal vivo, oltre che concerti e sfilate di moda, hanno allietato le passeggiate in città di residenti e visitatori accorsi da ogni parte della provincia. Il taglio metaforico dell’inizio della Notte Bianca si è registrato alle 18 circa, all’interno del reparto di pediatria dell’ospedale “Spaziani”, ove numerosi piccoli degenti, insieme alle loro famiglie, al sindaco, Nicola Ottaviani, all’assessore Antonio Scaccia e ai consiglieri Enrico Cedrone e Isabella Diamanti, hanno assistito allo spettacolo dei “clown doctor”, che ha regalato sorrisi e piccoli doni anche all’interno della struttura sanitaria. Successivamente, dalle 18.30 alle 2 del mattino, oltre 10.000 visitatori hanno potuto spaziare tra l’arte e l’inventiva degli artisti già in cartellone e di tutti coloro che si sono messi in gioco, approfittando del “Palco aperto” (provvisto di strumenti), proponendo così al pubblico la propria performance. La prima location, in piazzale De Matthaeis, ha visto protagonisti, tra gli altri, Keet & More e Zac & Sergio; la seconda postazione, in piazza Cervini, ha accolto le performance di Matisse, Claudio Montuori, Stefanino De Angelis, Milena Frantellizzi alias Marianicola, oltre al dj set di Alessandro e Riccardo; presente anche Angelo Piccoli con la sua fisorchestra, in scaletta prima del gran gala finale. In via Isonzo, si sono succedute le demo delle scuole di danza, di arti marziali, di scherma e delle palestre, con la presenza della ludoteca L’isola che c’è, per la gioia dei bambini presenti. Nella piazza del complesso Magnolia, spazio al cineforum (con Flavia Bartoli), al laboratorio di fumetti di Davide Santachiara, pittura (con Germana De Vincenzi), mostre (Claudia Loreti e Cristiano) ed estemporanee; presente il truccabimbi di Tremilia. I più piccoli sono stati i protagonisti anche della postazione di piazza Fiume, con il mercatino dello scambio del giocattolo e gli spettacoli di arte varia. Nei pressi della rotatoria del Campo Sportivo, hanno avuto grande partecipazione i balli di gruppo e la sfilata di moda dell’”Angeloni”; nella piazza della Sacra Famiglia si sono esibiti gli artisti di strada. L’Accademia di Belle Arti, nell’area antistante il palazzo Tiravanti, ha ospitato mostre ed estemporanee accompagnate dalla musica dei ragazzi del “Refice”, mentre la Casa della Cultura ha visto all’opera gli studenti e i docenti del “Bragaglia”. Performance e concerti sono stati di scena anche al “Refice” di viale Michelangelo, mentre il museo archeologico di via XX settembre ha coinvolto i più piccoli in interessanti laboratori.

“Organizzare, in dieci giorni, un evento del genere – ha dichiarato il sindaco di Frosinone, Nicola Ottaviani – si è dimostrata un’ulteriore prova di grande efficienza della macchina comunale e di enorme collaborazione da parte degli operatori, sia pubblici che privati. Dobbiamo ringraziare l’apporto umano e professionale di quasi un centinaio di addetti e volontari, dalla Protezione civile, che si è avvalsa anche delle nuove unità di richiedenti asilo, alla Croce Rossa, alla Polizia municipale, a tutte le forze dell’ordine che hanno assicurato la tranquillità della kermesse. Con questa nuova formula, abbiamo sperimentato, inoltre, anche la possibilità di mettere a frutto le grandi potenzialità dell’offerta culturale presente sul capoluogo, dal Museo archeologico, alla Casa della Cultura, all’Accademia di Belle Arti, al Conservatorio, fino ad arrivare ai docenti e agli allievi degli istituti Angeloni e Bragaglia, dimostrando come cultura, spettacolo, commercio e artigianato possano costituire un’attrazione positiva per l’intero territorio. Per non parlare delle numerose perle di arte popolare che Guglielmo Bartoli ha regalato, nell’intera notte, nei tanti vicoli interessati dal grande evento”.

 

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