Termocombustore di San Vittore, comune e Acea si incontrano per discutere di controlli
18 Ottobre 2017SAN VITTORE DEL LAZIO – Comune e Acea, titolare del Termocombustore si incontrano per discutere sul controverso argomento dei controlli all’impianto. Lo si legge in una nota del Comune di San Vittore del LazioÂ
“Lunedì 23 ottobre – si legge – ci sarà l’annunciato tavolo tecnico fra l’amministrazione comunale, i rappresentanti dell’Università di Cassino e i tecnici di Aria-Acea. Si tratta del risultato concreto del dialogo fra Comune ed Acea sul delicato argomento dei controlli sull’impianto. Il tutto come disciplinato dalla conferenza dei servizi che aveva visto il team amministrativo della sindaca Nadia Bucci scegliere la linea dei controlli a tutto tondo e porre il termine della fine del 2017 per l’attuazione degli stessi, controlli rinnovabili per il 2018. E due saranno le direttrici principali su cui l’amministrazione comunale sanvittorese, rappresentata dalla prima cittadina e dall’assessore Amilcare D’Orsi, andrà a discutere presso la sede di via San Cesario che ospita il termovalorizzatore. Primo argomento sarà quello del controllo della temperatura della camera di combustione. Già a suo tempo l’assessore D’Orsi aveva sottolineato come, nell’interesse della salute pubblica, le temperature fossero tarate in modo da scongiurare la presenza di residui semi combusti o diossine. I controlli in questione – D’Orsi fece richiesta in tal senso subordinando l’attività dell’impianto alla Via (Valutazione di Impatto Ambientale) – sono da intendersi dei fumi non solo alla camera di combustione ma anche al camino. A tale scopo il secondo punto di cui si discuterà al tavolo tecnico di lunedì sarà proprio quello delle emissioni verso l’esterno e della necessità assoluta di monitorarle costantemente. L’assessore esprime da questo punto di vista” – si legge nella nota - “soddisfazione per un percorso condiviso e serio che possa mettere l’amministrazione comunale di San Vittore di aggiornare la cittadinanza su ogni risultato sulla questione: sia quelli delle attività poste in essere per garantire monitoraggi sempre più specifici che sui risultati specifici dei monitoraggi stessi. Tutto questo avendo come imprescindibile riferimento la salute dei cittadini e il diritto inalienabile degli stessi ad essere informati sugli effetti dell’attività sul loro territorio di un impianto di tali proporzioni”.