LATINA – Si chiamava Domenico Bardi e aveva 41 anni l’uomo di Napoli che ieri ha perso la vita mentre, a quanto sembra, stava rubando con due complici, in una casa in via Palermo a Latina. Per la sua morte è indagato per eccesso colposo di legittima difesa, l’avvocato 47enne, figlio del padrone della casa derubata, che ha esploso i colpi mortali da una pistola.
Il professionista ha raccontato al magistrato che lo ha ascoltato fino alle tre di notte, che poco prima delle 17, ha ricevuto il messaggio di allarme dalla casa del padre. Il “volumetrico†indicava la presenza di qualcuno sul balcone della camera da letto.
E’ quindi andato ad accertarsi di quanto stava accadendo portando con se una pistola regolarmente detenuta. Avrebbe fatto un giro esterno della casa arrivando sotto al balcone e sorprendendo uno dei malviventi con funzione di “palo†il quale, insieme ad un altro complice si sarebbero fatti minacciosi. Sempre secondo la versione fornita agli inquirenti, l’avvocato avrebbe esploso alcuni colpi di pistola con l’intenzione intimidatoria per spaventare i due colpendo e uccidendo, però, a suo dire involontariamente, il terzo malvivente che scendeva da una scala. Una ricostruzione per verificare la quale gli agenti della squadra mobile di Latina stanno indagando con l’ausilio della polizia scientifica.
Ermanno Amedei