Frosinone – Molto spesso i proventi di furto sono difficili da reperire perché immediatamente smerciati altrove tramite un “passamano criminoso†che rende quasi impossibile il ritrovamento degli oggetti sottratti al legittimo proprietario. Questa volta, però, non è andata così. Questa volta è stata la madre del giovane ricettatore a chiamare le Forze dell’ordine, insospettita da alcuni beni in possesso del figlio ventisettenne. Alle 06:00 a.m. circa, grazie ad una segnalazione pervenuta sulla linea di emergenza 113, gli uomini della volante della Polizia di Stato sono andati presso l’ abitazione della stessa donna che ha richiesto l’ intervento degli agenti. Il motivo? La donna voleva denunciare quanto accaduto poco prima: racconta di aver sentito il figlio, 27enne, rincasare alle prime luci del mattino, con al seguito alcune borse da donna, svariati foulard e uno stereo per autovettura, giustificandosi con la stessa, dicendo di aver fatto “un affareâ€. Ma la donna, oltre questi oggetti, ha notato anche la presenza di una patente di guida ed una tessera sanitaria intestate ad una donna Frusinate. Date le circostanze dubbiose, aggravate anche dalla consapevolezza da parte di questa coraggiosa mamma che il figlio sia consumatore di sostanze stupefacenti ma, di fatto, senza stabile impiego lavorativo, ha deciso di chiedere aiuto agli agenti della Questura di Frosinone. Data esecuzione a tutti gli accertamenti doverosi al fine di capirne la provenienza, i documenti ritrovati risultano essere effettivamente proventi di furto debitamente segnalati tramite denuncia sporta dalla vittima poche settimane fa.
Per il ragazzo non c’è stata più giustificazione valida ed è dunque stato deferito all’ A.G. per il reato di ricettazione.
Un plauso va agli operatori di Polizia, ma anche a questa mamma che, seppur trattasi di suo figlio, ha deciso di fare la cosa giusta.