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Unione Cinquecittà, il duro attacco di Cinzia De Carolis alla presidenza Mazzaroppi

Il consigliere dell’Unione Cinquecittà, Cinzia De Carolis attacca duramente la presidenza dell’ente e di seguito troviamo la dichiarazione che lei stessa ha fatto in seno al consiglio dei giorni scorsi. “Egregi Sindaci, Egregi consiglieri,
le unioni dei comuni, lo dice il nome stesso, dovrebbero “unire”, e non “disunire”, come invece sta accadendo in questi ultimi anni con l’attuale presidenza dispotica e improduttiva, che continuamente sposta le beghe del proprio paese all’interno dell’Unione.
Diciamolo francamente- si legge nella dichiarazione – questo ente non naviga in acque tranquille, pertanto, occorre creare le condizioni di un rilancio in uno spirito più collaborativo.
Infatti, se si vuole tentare il salvataggio dell’Unione ei Comuni CINQUECITTA, all’interno di questo Consiglio dovrebbe essere ricercata più coesione e maggiore collaborazione, a prescindere dalle maggioranze ed opposizioni dei rispettivi Comuni.
Ciò purtroppo non accade, e voi purtroppo ne conoscete benissimo le ragioni.
Si continuano a innescare da parte della presidenza situazioni spiacevoli con atteggiamenti aggressivi e litigiosi, mentre invece precipuo compito di un presidente dovrebbe essere quello di mantenere un certo equilibrio tra le parti.
Ormai non c’è più spirito di collaborazione tra i membri del Consiglio soprattutto a causa di questa presidenza arrogante e prepotente, che agisce in spregio delle più elementari regole della democrazia e della buona educazione.
Per non parlare del grave vulnus alla trasparenza amministrativa che ormai si registra con questa presidenza.
Quando un consigliere chiede di ricevere degli atti non può aspettare trenta giorni e subire, peraltro, sommarie e incomplete risposte.
Quando parlo di “Consigliere dell’Unione” voglio intendere che qui non esiste opposizione o perlomeno non era mai esistita in passato e se oggi le cose non sono più così è per colpa del Presidente che non ha tenuto distanti e distinti i due ruoli, quello di Presidente e quello di Sindaco.
Se oggi l’Unione non gode più della fiducia dei cittadini è per colpa di questa gestione che mi auguro venga cambiata al più presto.
Faccio appello a tutti voi, Egregi Sindaci, Egregi consiglieri, al fine di eleggere un nuovo Presidente che rappresenti una svolta, un nuovo modo di gestire questo ente, in modo da rendere il clima più disteso e collaborativo.
Occorre – conclude – a mio avviso una persona mite e pacata che rappresenti il Presidente di tutti e non solo di chi non lo contraddice o di chi egli stesso non consideri suo nemico”.

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