Compostiere in fiamme a Cassino, ecco come si sviluppa l’auto combustione
23 Novembre 2017CASSINO – Sicuramente questa mattina a tutto stava pensando il signor Giuseppe tranne che le sue due compostiere fossero ridotte un cenere. Ebbene questo è accaduto nelle immediate campagne di Cassino. Nella notte due compostiere hanno preso fuoco, senza per fortuna arrecar danno; il tutto per autocombustione causata dai gas sprigionati dal rifiuto umido giustamente riposto nelle compostiere. Ma quali sono le cause che portano il compost a prendere fuoco? Potrebbe la mia compostiera domestica diventare un pericolo? La causa dell’incendio va trovata nel cumulo di compost e nelle particolari condizioni in cui la combustione spontanea si è verificata.
Ricordiamo che ogni cosa vivente può essere decomposta con una combinazione di acqua, aria e organismi. Questi organismi sono principalmente funghi, batteri e insetti, noti con il simpatico termine “FBIâ€. La loro attività biologica, in particolare la fermentazione, è la fonte di calore in un cumulo di compost.
In natura, dove il materiale organico “marcisce†in piccole quantità , il calore sviluppato è relativamente contenuto. Tuttavia, il compostaggio indotto, sia in un bidone a casa o in grandi mucchi all’interno di un impianto, è uno sforzo per accelerare e gestire il processo di trasformazione del carbonio, azoto, fosforo e potassio in quel strutturato ammendante chiamato compost.
Un buon compost inizia la sua notevole decomposizione fra 10 e 45 gradi C°, ma la trasformazione vera e propria avviene quando la pila si riscalda a temperature di 70-80 gradi. Aumenta il rischio di combustione quando il calore non riesce a fuoriuscire e la temperatura risultante oltrepassa il punto di accensione dei materiali utilizzati. Diversamente dalla maggior parte delle compostiere domestiche, le aziende agricole fanno il compost da grandi mucchi di letame e paglia. Il concime può riscaldarsi in modo rapido e la paglia secca è facilmente infiammabile.
La combustione spontanea in un cumulo di compost a casa è già estremamente rara e alcune misure semplici, di buon senso sono in grado di ridurre il rischio praticamente a zero.
1) Miscelare materiali per garantire la distribuzione dell’umidità e dell’aria .
2) Utilizzare una compostiera progettata per la ventilazione, pur mantenendo costante l’umidità e non posizionare il bidone accanto a fonti di calore. (fonte: http://www.theacornonline.com/)
GrEg