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Ladro seriale a Cassino, il mistero dei soldi e la necessità di una cura

CASSINO - Guai ad invitarlo a cena o comunque a farlo entrare in casa. Il 60enne denunciato oggi per furto e ricettazione sarebbe capace di far sparire cose da sotto gli occhio senza che il custode se ne accorga. Nella sua casa, che sembra un grande magazzino o meglio un gran bazar, gli agenti hanno ritrovato 30 sveglie, 400 profumi, decine di sedie, mobiletti, portacandele, decine di caffettiere e tazze per colazioni, bottiglie di vino, soprammobili di ogni forma tutto meticolosamente sistemato  e proveniente da chissà dove. Solamente i soldi, ben 246mila euro, erano contenuti in un sacchetto come fossero panni sporchi.

Agli agenti avrebbe raccontato che quelle banconote erano l’eredità lasciata dai genitori, che non avrebbe messo in banca perché, in quanto protestato, li avrebbe persi. Vero o falso che sia, il fatto certo è che gli uomini del vice questore Alessandro Tocco sono arrivati a lui dopo la segnalazione di un furto in un centro commerciale. Oltre a denunciarlo, servirebbe per lui curare la cleptomania per evitare non solo  il perpetrare di furti, ma anche per la sua incolumità fisica dato che qualcuno, accorgendosi di un furto, potrebbe decidere di non chiamare la polizia e di farsi giustizia da solo.

Ermanno Amedei

Furto fatale: ladro seriale incastrato dalla Polizia. In casa un “bazar” privato

 

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