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Premio letterario di Arce, domenica la premiazione

ARCE – Mesi ad esaminare le composizioni inviate dagli iscritti, fogli di parole sapienti e suggestive che i giurati del Primio Internazionale “Città di Arce”, presieduta dal Rettore dell’Università di Cassino ing. Giovanni Betta, hanno esaminato per scegliere i migliori.

“Un lavoro non semplice – precisa l’organizzatore, Massimo De Santis, presidente dell’associazione Arcanum et Fregellae – perché gli elaborati giunti da tutta Italia sono stati tantissimi, ma anche perché la qualità dei lavori è molto alta”.

Mancano ormai pochi giorni alla cerimonia di premiazione che si svolgerà domenica 26 novembre alle 16:30 presso il museo “Gente di Ciociaria” ad Arce e che sarà preceduta il sabato dall’inaugurazione della Mostra di Scultura del maestro Francesco Marcangeli.

Questi i finalisti della sezione “Edito di poesia”: Alfredo Perciaccante di Cassano all’Ionio con Moti dell’anima; Dora Uspi di Roccagorga con Confesso che ho vissuto; Anna Elisa De Gregorio di Ancona con la poesia Un punto di biacca; Benvenuto Chiesa di Torino con Tracce di Senso; Nicola Prebenna di Ariano Irpino (Come per acqua cupa); Armando Cittarelli di Terracina (Carta pesante); Stefano Martin di Latisana (Prima persona singolare); Maria Benedetta Cerro di Castrocielo (La congiura degli opposti); Giorgina Busca Gernetti di Gallarate (Echi e sussurri); Cesira Ida Toscano di San Giorgio Albanese (Per muta e voce sola); Emma Mazzucca di Latina (Eclissi); Giovanni Caso di Siano (Nella carne del mondo); Elisabetta Iaconi Salati di Roma con Altalene; Chiara Nobilia di Roma con Pietre e amarene; Carmelo Consoli di Firenze con Sognando Lachea.

Per la sezione “Edito di narrativa e saggistica”: Antonio Rinaldis di Cougnè (Il treno della memoria); Armando Pirolli di Aversa (Vi racconto il mio O.P.G.); Patricia Monica Vena di Monteprandone (Le porte chiuse); Federico Fabbri di Firenze (La verità ha bisogno del sole); Francesco Palmisano di Torino (Mai e poi mai la sinistra vincerà le elezioni); Maricla Di Dio Morgano di Calascibetta (Donne di sabbia); Maria Scerrato di Alatri con Fiori di ginestra; Benedetto Sortino di Ribera (Intreccio siciliano); Roberto Ritondale di Seregno (Sotto un cielo di carta); Aldo Ungari di Brescia (Un cammino); Teresa Ceccacci di Ceprano (Il mistero del codice veronese; Luciana Vasile di Roma (Danza del sé); Michele Rosato di Lenola (Il porco in carrozza); Massimo Sgrelli di Roma (Il galateo istituzionale).

Cinque i premi assegnati in particolare dalla giuria tecnica: il premio del Presidente va ad Ottorino Gurgo di Roma per “Marta e il maestro – dietro il sipario”; premio alla carriera per Luciano Ragno con “Marozia”; menzione speciale per Massimo Sgrelli di Roma (Il galateo istituzionale) e Francesco Palmisano di Torino con “Mai e poi mai la sinistra vincerà le elezioni”. Premio al miglior autore straniero per Christian Giovanettina dalla Svizzera per il suo “Il treno della libertà”.

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