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Santarelli, il questore che con fermezza e gentilezza ha domato tifosi violenti e crimine

FROSINONE – Il Frosinone era stato appena promosso in serie B e preoccupava la gestione della sicurezza nello stadio e in città considerando la centralità dell’impianto e l’ombra del terrorissmo che aleggiava; il mercato della droga era in forte crescita e andavano trovati rimedi efficaci e più incisivi da porre come argine per limitarla anche perchè era da traino per altri reati come furti e rapine.
Al suo arrivo alla questura di Frosinone, il compito di Filippo Santarelli era certamente arduo. Alto ma dall’aria mite, ci si chiese se era la persona giusta per tenere le redini di una questura chiamata a dare risposte decise. La risposta, oggi che va via per ricoprire un nuovo incarico, è certamente si, lo è stato. Santarelli non sola è stato all’altezza del difficile incarico, ma ha anche insegnato che i risultati nella gestione delle forze dell’ordine possono essere ottenuti anche con educazione, rispetto e pacatezza. Non serve essere un mastino e ringhiare o azzannare, basta essere lucidi nel individuare le giuste soluzioni ascoltando i collaboratori e perseguirle con decisione e fermezza. Del resto, quando si presentò alla stampa nell’agosto del 2014, spiegò subito quale fosse il suo motto: “Chi lavora con rispetto ottiene rispetto rispetto. Ecco, quindi, che la permanenza in serie B, e poi addirittura anche quella in serie A del Frosinone, che ha portato tra i palazzi del capoluogo Ciociaro, dove era ubicato lo stadio, decine di migliaia di tifosi anche tra i più facinorosi ma senza provocare i disastri temuti. I principali centri dello spaccio quali il Casermone, sono stati affrontati con i metodi nuovi per la provincia ma, purtroppo, ben conosciuti nei centri conclamati della Campania con blitz in stile paramilitare per penetrare il alloggi popolari trasformati in bunker. Intendiamoci, il problema non è stato risolto perché la droga scorre ancora a fiumi nelle strade ma la risposta è stata comunque data ed altre se ne daranno. Gentilezza e fermezza, armi caratteriali con cui Santarelli ha stretto a se la questura per affrontare sfide difficilissime, trovando lui stesso un sostegno nel difficile momento della sua esistenza. Grazie questore Santarelli.
Ermanno Amedei

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