Dal friggere le patatine al Mac Donald’s allo spostare arredi nelle sedi dei Comuni, dai soffitti che crollano durante le lezioni ai termosifoni perennemente guasti: queste le disastrose problematiche della scuola italiana contro le quali gli studenti di tutto lo Stivale sono scesi in piazza, oggi, per manifestare il proprio disappunto sulle strutture – fisiche come organizzative – di un sistema pubblico ormai rivoltante.
Secondo i dati Istat relativi all’anno scolastico 2014/2015 sarebbero più di 2,5 milioni gli studenti frequentanti gli istituti superiori statali, gli stessi che questa mattina hanno scelto una data significativa per sfilare nelle proprie città ed evidenziare una situazione di disagio sentita all’unanime da nord a sud.  Di fatti il 17 novembre del 1941, a Praga, nove fra studenti e professori furono giustiziati senza processo, colpevoli di aver sfilato in un corteo funebre che aveva assunto caratteri antinazisti.
L’importante commemorazione ha visto scendere in piazza anche gli studenti dei licei e degli istituti tecnici del frusinate, che nella maggior parte dei casi hanno optato per la creazione di una duplice manifestazione: la prima da seguire nella propria città , la seconda guidata fino a Frosinone, unendosi al corteo organizzato dalle associazioni degli studenti, fortemente coese nel comune obiettivo.
Anche gli studenti di Cassino hanno preferito questa strada, così i rappresentanti d’istituto del liceo classico G. Carducci, del liceo scientifico G. Pellecchia, del liceo magistrale Varrone e dell’I.T.I.S. E. Majorana hanno guidato i propri compagni fino a Frosinone.
Ivi la manifestazione è partita dallo stadio Matusa ed è terminata davanti la sede del Comune, dove i rappresentanti dei diversi istituti hanno tenuto discorsi riassuntivi sui punti della protesta: edilizia scolastica pessima, cattiva gestione dell’alternanza scuola-lavoro e dei trasporti pubblici negli orari scolastici.
Il corteo, autorizzato dalle autorità , si è svolto pacificamente: scortati dalla Polizia, gli studenti hanno sfilato per le strade recitando a gran voce: “Se ci bloccano il futuro noi blocchiamo la città “.
I rappresentanti di consulta dei licei Carducci e Pellecchia, assieme a un rappresentante d’istituto dello stesso Carducci, si sono poi recati davanti la sede della consulta provinciale per consegnare al coordinatore del sindacato degli Studenti Medi di Frosinone, Jacopo Nannini, le firme precedentemente raccolte a proposito delle sopracitate problematiche, poi discusse nel pomeriggio con il presidente di provincia, Antonio Pompeo.
I ragazzi hanno mostrato un impegno straordinario sia nell’organizzazione dell’evento che nelle modalità di sensibilizzazione sociale, ricordando come la componente studentesca sia una fetta non indifferente della società , gravata da problemi dinanzi ai quali gli studenti hanno saputo lanciare il giusto campanello d’allarme. Poiché, di fatto, il futuro del Paese risiede nelle nuove generazioni, a queste lo Stato dovrebbe guardare con particolare cura e attenzione, garantendo il diritto allo studio e alla dignità dei cittadini più giovani.
Giulia Guerra