Armi da difesa nel cesto di Natale, niente zampone ma storditore e bastone
14 Dicembre 2017ROMA – Invece del cotechino, del pandoro , delle lenticchie, cioccolatini e tranci di Parmigiano, il “cesto di Natale” pubblicizzato da due armaioli di Roma proponevano lo spray al peperoncino, manganelli stroboscopici e storditori elettrici.
Gli agenti della Polizia di Stato della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale, diretta da Carlo Musti, hanno denunciato i titolari di due armerie, nell’hinterland della capitale, e sequestrato oltre un quintale di materiale pirotecnico.
In particolare, uno dei due esercizi commerciali aveva realizzato ed affisso una locandina, dal titolo “a natale regala ai tuoi cari la sicurezzaâ€, in cui spiegava che, con la modica somma di 100 euro, era possibile mettere sotto l’albero non solo uno spray al peperoncino ma anche manganelli stroboscopici e i famigerati “animal difenderâ€; questi oggetti, pubblicizzati dall’armaiolo come di libera vendita, apparivano agli acquirenti come delle comuni torce elettriche, invece, un selettore situato nella parte inferiore dello strumento li trasformava in vere e proprie armi, che erogano una scarica elettrica ad alto voltaggio.
Gli storditori elettrici sono classificati come armi proprie dalla legge e, per questo motivo, possono essere vendute solo a persone munite di porto d’armi o di specifico nulla osta, rilasciato dalle Autorità di Pubblica Sicurezza.
La scarica elettrica che ne deriva agisce direttamente sui muscoli, provocando forti contrazioni: una scarica di questo tipo riesce ad inabilitare del tutto una persona, anche se per pochi secondi e, in presenza di particolari patologie della persona offesa, può essere anche molto pericolosa.
Il titolare dell’armeria è stato denunciato per detenzione illegale di materiale pirotecnico, privo dei requisiti di sicurezza e della prevista conformità dell’etichettatura “ce†e, in violazione dell’articolo 35 del T.U.L.P.S.,  per aver omesso di prendere in carico nei registri i cosiddetti “storditoriâ€. Parallelamente è stata  richiesta alla Prefettura l’emissione di un provvedimento d’urgenza per la sospensione  della licenza.