Non rispondevano al telefono e, per questo, i due figli, ieri sera alle 21 hanno lanciato l’allarme. La coppia di anziani coniugi, R. F. di 79 anni e G. F. di 83 anni, genitori di tre figli, due maschi e una femmina, risiedeva nel quartiere Santa Lucia della città di Viterbo. Al loro arrivo i vigili del fuoco con l’ausilio di un’autoscala sono arrivati al primo piano e il caposquadra si è introdotto nell’appartamento entrando da una finestra. I due figli che avevano lanciato l’allarme non riuscivano ad aprire la porta perché la serratura era stata sostituita a loro insaputa. Una volta dentro i pompieri si sono trovati davanti, nella camera da letto, i due corpi esanimi avvolti in una pellicola di plastica di quelle usate per gli imballaggi. Chi lo aveva fatto, evidentemente, intendeva rallentare il processo di decomposizione e il propagarsi del cattivo odore. Immediatamente sul posto sono arrivati gli investigatori della questura. Sul corpo dell’uomo pare non vi fossero segni di violenza mentre sul cranio della donna vi era una evidente ferita infertale, quasi certamente con un attizzatoio del camino ritrovato nell’appartamento. Da una prima ricostruzione pare che il decesso di entrambi sia risalente alle 36 ore precedenti al ritrovamento dei cadaveri. Gli investigatori della polizia sono sulle tracce del terzo figlio, un 44enne disoccupato che viveva con loro e che il pomeriggio prima del ritrovamento aveva dato indicazioni vaghe ai fratelli che chiedevano informazioni su dove fossero i genitori.
Immagine d’archivio