VALLECORSA - I carabinieri di Frosinone, su disposizione del tribunale di Frosinone, hanno eseguito questa mattina un’ordinanza di misura cautelare nei confronti di C.M. 51 anni originario di Vallecorsa. L’uomo è indagato per “omicidio premeditato ed occultamento di cadavereâ€.
Il provvedimento scaturisce da una complessa ed articolata attività d’indagine avviata a seguito della denuncia di scomparsa di Armando Capirchio, 58 anni, anche lui di Vallecorsa, presentata il 25 ottobre presso la locale Stazione Carabinieri dai propri congiunti che non ne avevano notizie dalla mattinata del precedente 23 ottobre, quando l’uomo era uscito di casa per recarsi in località Pietralunga ove aveva del bestiame allo stato brado.
Le immediate attività di ricerca, avviate nell’ambito di specifico piano provinciale e condotte dai Carabinieri, dai Vigili del Fuoco nonché da volontari locali, si orientavano sin da subito nella zona montuosa ove l’uomo era solito parcheggiare la sua autovettura prima di recarsi nell’area di pascolo del suo bestiame. Le ricerche, nei giorni successivi, venivano estese in tutta l’area montana solitamente frequentata dall’allevatore e consentivano di rinvenire nella stessa località , lungo un sentiero e su alcuni sassi, tracce ematiche che aprivano un nuovo scenario sulle probabili sorti del Capirchio facendo così decadere l’iniziale ipotesi del “maloreâ€, accreditando invece la tesi di un’azione violenta subita dallo stesso, che ha avuto come epilogo la sua morte.
Le indagini svolte supportate da alcune testimonianze  si è arrivati all’uomo oggi arrestato che aveva con lo scomparso conflittualità legate a motivi di pascolo e che nel recente passato, era sfociata in uno scontro fisico tra i due. E’ emerso inoltre che l’arrestato serbasse forte rancore nei confronti della vittima ritenendolo responsabile della morte di tre suoi bovini.
Più volte escusso in qualità di persona informata sui fatti, il C.M. ha negato ogni contatto con la presunta vittima, nonostante una serie di informazioni, nel frattempo acquisite, che confermavano in maniera certa la sua presenza nel luogo della scomparsa proprio nell’arco temporale ipotizzato per il compimento del tragico evento. E’ stato inoltre accertato che lo stesso si era recato sui monti armato di fucile da caccia e, successivamente, tornato presso la propria abitazione usciva nuovamente con un sacco e probabilmente dei guanti.
Nel corso delle indagini di polizia scientifica, alcune tracce ematiche sarebbero state ritrovate nel portabagagli dell’uomo arrestato. Si ipotizza che Capirchio sia stato attinto da una o più fucilate e che il suo corpo sia stato occultato in un luogo al momento sconosciuto. L’arrestato è stato ristretto nel carcere di Frosinone.
Ermanno Amedei