Centenario della Prima Guerra Mondiale e le 48 vittime di San Vittore censite
11 Gennaio 2018SAN VITTORE DEL LAZIO – “Una sede locale dell’Associazione nazionale combattenti e reduci ed un censimento certosino che ha portato all’individuazione finora di 48 concittadini che persero la vita per la Patria durante la prima guerra mondiale”.
Lo si legge in una nota del Comune di San Vittore del Lazio.
“Il Centenario di quell’immane conflitto, celebrato in tutta Italia, diventa a San Vittore del Lazio occasione per riesumare la memoria e presentare un accurato progetto che porterà gli eredi dei combattenti locali in terra friulana, per ricevere una medaglia commemorativa e partecipare ad una toccante cerimonia. Questo il sunto del convegno che l’amministrazione guidata dalla sindaca Nadia Bucci ha voluto tenere presso la Sala consiliare assieme ai vertici provinciali dell’Ancr, in primis al presidente, cavalier Pompeo Terrezza. Proprio la prima cittadina ha esordito, precisando come il lavoro di ricerca anagrafica per individuare i sanvittoresi immolatisi sulle pietraie del Carso sia stato affidato a due solerti cittadini, Renata e Giuseppe Vendittelli”.
“A loro il compito di ricostruire l’albero genealogico dei nostri caduti. Lo scopo – ha detto nella nota la Bucci rivolgendosi ad una interessata e folta platea e dopo un accurato preambolo storico – è condurre una delegazione in Friuli a ritirare le medaglie; entro pochi mesi verremo coinvolti in questo progetto che non prevede assolutamente spese a carico delle famiglie destinatarie delle onorificenze. Ma come amministrazione stiamo seguendo anche una seconda direttrice progettuale: aprire a San Vittore una sede locale dell’Ancr che metta insieme gli intenti di ex ed attuali facenti parte di FFAA e FFOOâ€.
Il presidente Terrezza ha illustrato poi le finalità statutarie dell’Associazione, ripercorrendone in breve la storia fin dagli esordi con le sezioni pioniere di San Giorgio al Liri e Guarcino, assieme al Segretario Giovanni Inglese. “Scopo dichiarato – ha detto nella nota – è quello di coinvolgere anche i giovani e le scuole in un progetto che non vedrà solo la consegna di medaglie agli specifici eredi dei soldati, ma anche alla memoria per quanti dovessero essere individuati in seguitoâ€.
A quel punto la sindaca Bucci ha letto, uno ad uno, i nomi dei soldati già individuati assieme al patronimico. La proiezione di un filmato pilota che illustrava le modalità protocollari della cerimonia di consegna delle medaglie, la messa e la benedizione ha chiuso un incontro interessantissimo, in cui la Grande storia ha incontrato la grandezza dei ‘piccoli’ uomini che la fecero.