CASSINO – Avevano appeno notificato le ordinanze di custodia cautelare in carcere a carico del 51enne Giuseppe Morelli e della misura coercitiva degli arresti domiciliari alla figlia 23enne incensura per l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, quando gli agenti del Commissariato di Cassino, nella circostanza, si trovano a dover contestare l’ennesimo reato.
La  “resistenza†della famiglia indagata ad aprire il portone di casa aveva destato nei poliziotti qualche sospetto, che trova subito  conferma una volta riusciti ad entrare nell’appartamento.
I cani delle unità cinofile delle Polizia di Stato fiutano direzione  bagno dove viene rinvenuta in una trousse cocaina per un quantitativo di 10 grammi.
Della detenzione della sostanza si accusa la giovane donna, che risponde anche dei proventi dell’attività  – rinvenuti circa 2000 euro ben occultati dietro ad un termosifone.
Nell’area condominiale rinvenuto un bilancino di precisione utilizzato per il confezionamento delle dosi, a conferma delle ipotesi investigative degli inquirenti che i pusher, a fronte degli intensificati controlli antidroga, cercano di dissimulare l’attività con interventi “fuori-casaâ€.
Al momento si procede contro ignoti.