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Cassino, minori non accompagnati, nei primi tre mesi stanziati oltre 146mila euro. Leone: “Obbligati ad intervenire”

CASSINO – A Cassino nei primi tre mesi dell’anno (gennaio- marzo 2018) il Comune ha stanziato somme pari a 146.897 euro per contribuire alle rette delle Case famiglia che ospitano minori non accompagnati. E siamo solo all’inizio.Il finanziamento delle rette alle case famiglia per l’accoglienza di minori non accompagnati, infatti, sono fra le principali voci su cui i comuni devono fare i conti e non solo in senso metaforico. Il loro finanziamento rappresenta il problema che incide sul budget delle casse comunali ed in particolare degli assessorati alle politiche sociali

Le difficoltà in cui si imbattono le amministrazioni comunali riguardano proprio le somme necessarie ad integrare i contributi regionali per ciascun minore inserito nelle case famiglia che è pari a 45 euro al giorno per ciascun minore.

“La legge che disciplina l’accoglienza di minori non accompagnati – ci spiega l’assessore Benedetto Leone – è categorica e siamo costretti, quando arriva un minore, a trovare una sistemazione nel più breve tempo possibile. Non sempre è agevole, bisogna attivarsi e cercare anche fuori città e in alcuni casi anche fuori provincia. Il budget di cui l’assessorato dispone è, per quest’anno, di tre milioni di euro che viene assorbito per 1,2 milioni di euro prorio per finanziare le esigenze di mantenimento dei minori nelle case famiglia. Lo scorso anno, da 950 mila euro abbiamo dovuto fare una variazione di bilancio proprio per coprire i costi. Una parte di questi viene sostenuta dalla Regione Lazio, ma solo in misura di 45 euro al giorno per ogni minore, il resto è a carico del nostro comune. Dell’intero stanziamento di bilancio un’altra grossa fetta serve per le R.S.A. che al comune di Cassino costano 2,5 milioni di euro. Si comprenderà come rimanga ben poco per rispondere a tutte le esigenze e i disagi quotidiani delle famiglie in difficoltà economiche che si rivolgono al nostro assessorato”.

C’è da dire che secondo quanto pubblicato, nella sezione “Sociale”, del portale della Regione Lazio nei prossimi anni sarebbe stato previsto il raddoppio delle risorse regionali per le case famiglie dei minori in difficoltà. Dai 3 milioni si passerà a 6,4 milioni di euro di stanziamento annuale destinato ai Comuni, e per la prima volta è stata fissata per la prima volta una tariffa minima di riferimento.

Le strutture per l’accoglienza dei minori in difficoltà, ossia case famiglia, gruppi appartamento e comunità educative, potranno contare su una retta minima giornaliera di 100 euro. Dal 1 gennaio 2018 l’importo dovrà salire a 80 euro, dal 1 gennaio 2019 a 90 euro, per poi arrivare a 100 euro a partire dal 1 settembre 2019. Sarà la Regione a farsi interamente carico dell’incremento di spesa dovuto all’adeguamento tariffario, per supportare i Comuni nel dare le risposte ai bambini e ai ragazzi più fragili della regione. Lo stanziamento regionale per la compartecipazione delle rette passerà, dunque, dai 3 milioni del 2017 a 4,8 milioni nel 2018 fino a 6,4 milioni nel 2019.

F. Pensabene

Foto repertorio

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