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Clandestino e pericoloso, albanese rintracciato a Cassino e rimpatriato

CASSINO - Era clandestino e pericoloso, per questo da tempo le forze dell’ordine lo cercavano. È finita a Cassino grazie alla polizia stradale della sottosezione la clandestinità di un cittadino albanese.

Nella decorsa notte, una pattuglia della Sottosezione di Cassino ha intimato l’alt ad un’autovettura con targa italiana che percorreva la carreggiata sud dell’A1 all’altezza del Km.680, nel territorio del comune di San Vittore del Lazio.

Dopo aver fermato il veicolo, gli agenti della Polizia Stradale identificano i 4 occupanti:  due di nazionalità  albanese e due rumena.

Da approfondite verifiche sulla posizione dei soggetti, attraverso la consultazione delle banche dati ed archivi informatici del Ministero dell’Interno, gli agenti hanno accertato che il conducente, un 31enne albanese, aveva a carico una nota di rintraccio da parte dell’Ufficio di Sorveglianza di Santa Maria Capua Vetere che aveva disposto l’esecuzione della misura di sicurezza dell’espulsione.

L’uomo era stato condannato per delitti di spiccato allarme sociale, quali concorso nel reato di sfruttamento ed induzione alla prostituzione, considerato quindi “pericoloso”.

Al termine degli adempimenti di rito, di concerto con l’Ufficio Immigrazione della locale Questura, il 31enne è stato espulso ed accompagnato coattivamente all’aeroporto di Fiumicino per l’imbarco sul volo diretto in Albania.

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