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Ladri di Rolex, ecco come sono finiti nella rete dei carabinieri

CASSINO – Paun Leonard, 28enne romeno (con precedenti specifici) – Mihai Moise Florian, 25enne nato in Germania ed una donna Mihai Zinca 28enne romena (con precedenti specifici), sono loro i ladri specializzati in furti di Rolex. Non spaccavano vetrate a rivenditori, neanche adoperava armi per minacciare le loro vittime. Usavano semplicemente l’inganno e la capacità manipolatoria di sganciare la fibbia dell’orologio durante una calorosa stretta di mano. Lo sanno bene almeno due cassinati ma, probabilmente, saranno molte di più le loro vittime. Ecco perché i carabinieri hanno reso pubbliche anche i volti degli arrestati. Se qualcuno che ha subito un furto simile li dovesse riconoscere, può presentare denuncia ai carabinieri di Cassino. Ma come hanno fatto i carabinieri comandati dal colonnello Fabio Cagnazzo e coordinati dal capitano Ivan Mastromanno ad inchiodarli alle loro responsabilità?

Dopo l’ennesimo furto di “Rolex” consumato nella tarda mattinata di ieri a Cassino, i militari hanno fatto scattare il piano di prevenzione predisposto proprio per arginare tale fenomenologia di reato.

Nella circostanza sono state posizionate pattuglie sui principali snodi viari della città martire ed in particolare è stata vigilata la strada regionale Cassino – Sora sospettata di essere la via di fuga dei malviventi. L’autoradio di turno infatti, ha intercettato una Ford Focus segnalata come auto sospetta nei giorni scorsi, che stava lasciando la città in direzione di Sora.

Dal controllo degli occupanti del citato automezzo, ovvero di un uomo ed una giovane donna di nazionalità rumena, è emerso che entrambi avevano precedenti specifici per furto con destrezza commessi in varie località della penisola. Dopo aver effettuato una attenta perquisizione, che ha dato esito negativo, l’effige dei due è stata mostrata alle vittime dei furti, che però non li riconoscevano quali autori del furto dei loro Rolex, ma tuttavia, alcuni testimoni riferivano della presenza dell’uomo nei pressi dell’avvenuto furto di ieri. I militari operanti a questo punto, avendo fondato sospetto che i due facessero parte della banda, dopo averli rilasciati, con i dovuti accorgimenti li hanno seguiti fino al loro domicilio posto in un noto quartiere popolare di Roma. Appena fatto rientro a casa i Carabinieri, con l’ausilio di personale del Gruppo di Frascati, facevano irruzione all’interno dell’abitazione procedendo all’identificazione degli occupanti ed alla loro perquisizione. Nel corso dell’identificazione degli occupanti dell’abitazione, i Carabinieri viste le loro caratteristiche somatiche che riconducevano a quelle denunciate dalle vittime nei giorni del 19 e 20 marzo, procedevano quindi all’invio delle loro foto alle vittime che riconoscevano senza ombra di dubbio. Considerando anche il pericolo di fuga, per i tre è scattato l’arresto.

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