ROMA – Dalle prime luci dell’alba, i Carabinieri della Compagnia di Roma Trionfale stanno notificando un’ordinanza custodia cautelare nei confronti di 9 persone (7 in carcere, 2 agli arresti domiciliari), emessa dal locale Ufficio G.I.P. del Tribunale Ordinario di Roma a seguito degli sviluppi di un’articolata e complessa attività di indagine coordinata e diretta dalla Procura della Repubblica di Roma. Si tratta di soggetti , tutti “rom” di seconda generazione, di origine slava, ma nati e cresciuti in Italia, dimoranti nel comune di Roma e in quelli limitrofi, ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di associazione per delinquere finalizzata ai furti e rapine in abitazione. Un indagato deve anche rispondere del tentativo di fare abortire una ragazzina minorenne, della stessa etnia.
L’indagine, avviata nel mese di ottobre 2016 e conclusa nel mese di maggio 2017, condotta dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Trionfale, ha già determinato l’arresto di 12 persone in flagranza di reato ed il recupero di refurtiva di ingente valore, restituita alle vittime di reato. L’attività investigativa ha consentito inoltre di identificare gli indagati che erano dei veri e propri “predoni” professionisti che svaligiavano le case, prevalentemente dei quartieri più ricchi di Roma, con una destrezza ed un’abilità assolutamente fuori dal comune; introducendosi facilmente all’interno, anche ai piani superiori, grazie alla loro agilità ed abilità acrobatica e portavano via dalle abitazioni denaro, oggetti in oro e qualsiasi oggetto di valore.
I Carabinieri hanno individuato la base operativa e logistica del citato gruppo delinquenziale ove venivano pianificate le attività criminose da compiere; comprendere il modus operandi utilizzato nel perpetrare furti in abitazione e reati ad essi correlati. Di ingente valore la refurtiva recuperata e già restituita ai proprietari.