Sotto processo per atti osceni in corso della Repubblica a Cassino, assolto
6 Marzo 2018CASSINO - Era finito sotto processo perché due studentesse universitarie avevano chiamato la polizia quando un uomo di circa 40 anni, dalla propria auto aveva mostrato loro le parti intime.
Agli agenti le due testimoni fornirono la targa e il colore della vettura che, poco prima di fuggire, sostava in corso della Repubblica a Cassino.
I fatti risalgono ad una notte d’estate di due anni fa e in seguito alle indagini, venne individuato il 40enne. Per lui l’accusa di atti osceni con l’aggravante di aver agito in zona frequentata da minore e il rinvio a giudizio.
Nel corso del processo, il suo avvocato Sandro Salera ha sottolineato come non vi fosse la certezza che l’uomo, in quella macchina, fosse l’imputato, e ha contestato anche l’aggravante dato che, il corso della Repubblica, all’una di notte, non può essere considerata zona frequentata da minori. Accogliendo la sua tesi, il giudice ha assolto il 40enne.