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Amministrative 2018 a Velletri, Greci: tra S.T.O.R.I.A. rotatorie e snodo ferroviario, così voglio cambiare la città

VELLETRI – La s.t.o.r.i.a. è al centro del programma elettorale di Giorgio Greci, 44 anni, candidato a sindaco di Velletri alle elezioni amministrative del 10 giugno.

Alla testa di un movimento civico, lui che non ha tessere di partito, dice di attirare l’attenzione dei partiti di centro destra, da Forza Italia a Fratelli d’Italia passando anche per la Lega e per altre forze civiche non partitiche.

S.t.o.r.i.a. è un acronimo scelto dal cardiologo e consigliere comunale di opposizione, che racchiude i sei punti cardini della sua proposta amministrativa all’elettorato illustrati, però, per sommi capi perché, dice, il programma deve essere ancora definito nel dettaglio.

S di sicurezza – dichiara – che significa più illuminazione pubblica nei punti nevralgici della città e della prima periferia; videosorveglianza delle aree pubbliche e nei principali snodi stradali cittadini; significa anche un assessorato proprio alla sicurezza e al decoro urbano che si occupi di gestire anche le relazioni tra l’amministrazione e forze dell’ordine. A lui il compito anche di una relazione semestrale da presentare al consiglio comunale sulle problematiche della città.

T di tranquillità – continua Greci – Una città è tranquilla quando la sanità è vicina ai cittadini e, quindi un sindaco si deve battere in sede sovracomunale per il potenziamento di pronto soccorso e dei reparti del nosocomio.

O di orgoglio – Prosegue –  Orgoglio dei nostri prodotti tipici, del nostro territorio e quindi, inevitabilmente sostenere l’agricoltura dicendo no al mega impianto di smaltimento rifiuti in località 5 Archi.

R di ricchezza, una città è ricca grazie alla promozione dell’artigianato e del commercio, vero motore pulsante. Ogni serranda che si abbassa ed ogni insegna luminosa che si spegne nel centro cittadino rappresenta una ferita per l’intera comunità. Promuovere quindi, con le associazioni di categoria degli artigiani e dei commercianti un piano per rilanciare le attività.

I di inclusione, una città inclusiva se tutela anche le fasce più deboli e se l’amministrazione è loro vicina con servizi sociali funzionanti: penso agli anziani, alle famiglie disagiate e soprattutto ai disabili che non possono usufruire pienamente dei servizi della città a causa delle numerose barriere architettoniche.

A di attrattiva – Termina la sillabazione – Una città è attrattiva se sa far parlare di se con un progetto turistico all’altezza. C’è bisogno di progetto che veda Cesare Ottaviano Augusto ambasciatore di Velletri in Italia e nel mondo con creazione di eventi, spettacoli e feste che siano attrattive e volano per il rilancio della nostra città con creazione di percorsi turistici in cui Velletri sia inserita in virtù di bellezze artistiche e culturali anche e soprattutto sfruttando vicinanza della Capitale d’ Italia”.

Una vicinanza, però, che non è tanto “vicina” se si pensa che si raggiunge Roma con un’ora e 5 minuti di treno o con altrettanto tempo di auto; Latina la si raggiunge in 20 minuti.

“La mobilità e la viabilità, seppure non è compresa in s.t.o.r.i.a. restano una priorità insieme al decoro urbano. Innanzitutto la creazione, anche grazie a fondi europei e regionali, di uno snodo ferroviario in località 5 archi in modo da aumentare sul territorio l’offerta dei treni inserendoci nella tratta ferroviaria Roma Napoli. La Roma Velletri, invece, potrebbe diventare una metropolita veloce con mezzi leggeri. Sulla viabilità, invece è necessaria una corretta programmazione anche per la manutenzione del manto stradale. Le piogge non sono un fenomeno naturale improvviso ma che coincidono nel periodo che va da novembre ad aprile. Tra gli interventi da fare ci sono sicuramente le rotonde a Santa Maria dell’Orto, in via dei 5 Archi, via Rioli e in via di Cori.

Sui parcheggi il ripristino del senso unico in via Bruno Buozzi, con parcheggi a spina di pesce e riduzione del costo del ticket delle strisce blu oltre all’introduzione di un ticket integrato. Inoltre prevedo anche la necessità di rimodulazione del numero di parcheggi a pagamento e non, in particolare nel centro.

Particolare attenzione a postazioni taxi in piazza Garibaldi, i cui conducenti sono costretti a sostare vicino alla fermata degli autobus respirandone gli scarichi”.

Seppure molto è da definire, Greci sembra avere già molte idee da proporre all’elettorato, come ad esempio l’apertura notturna di una farmacia comunale, il miglioramento del servizio scuolabus, un piano panchine per dotare la città di strutture su cui la gente possa sedersi in particolare nei pressi delle fermate dei pullman; la riqualificazione di Piazza Cairoli e piazza Garibaldi. “In questo caso – dice – vanno ripresi i progetti che da dieci anni dormono nei cassetti anche per il recupero delle due fontane.

Inoltre va creato un polo di pronto intervento. La struttura che ospita la protezione civile in via Appia, è adatta per ospitare anche la postazione 118 e la Croce Rossa. Necessario anche individuare un’area da adibire ad eliporto nei pressi dell’ospedale”.

A tutto questo si aggiunge il capitolo sport.

“Serve individuare un’area per la creazione di un centro sportivo polifunzionale realizzato con project financing e fondi pubblici, ma serve anche censire le associazioni sportive e raccoglierle in un albo delle società sportive stimolandole a lavorare in sinergia per creare una polisportiva “Città di Velletri”. Al PalaBandinelli, invece, è necessario rendere gli spalti più accoglienti. Basterebbe poco, inoltre, per rilanciare la classica corsa podistica del Giro delle Vigne e lavorare per dargli una connotazione Nazionale”.

C’è, a suo parere, un errore commesso dall’amministrazione uscente e che si propone di non ripetere?

“La casa di un sindaco è la città, non il palazzo comunale – Conclude Greci – In questi anni c’è stato uno scollamento tra le decisione del palazzo e le esigenze dei cittadini. Ci sarà grande apertura da parte della mia amministrazione sia ai cittadini ma anche alle forze politiche di opposizione nelle decisioni più importanti e cruciali della nostra città. Troppo spesso, come consigliere di minoranza, non mi sono sentito partecipe di decisioni che potevano essere ampiamente condivise in consiglio comunale”.

Ermanno Amedei

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