VELLETRI – Se la via Appia a Velletri è tornata percorribile per il sollievo degli automobilisti veliterni, lo stesso non si può dire per i residenti, o almeno alcuni di essi, del palazzo in cui l’esplosione del 1° ottobre causò la morte del 52enne Piero Peroni.
Dopo le opere di palificazione e di cinturazione dello stabile, servite per la messa in sicurezza e per la staticità, l’ala destra della palazzina è tornata ad essere classificata sicura e quindi abitabile. L’altra ala, quella in cui al primo piano avvenne l’esplosione, resta inagibile e i tempi per rientrare non solo ancora chiari.
Dei tre appartamenti attualmente ancora non abitabili, uno è quello della famiglia Esposito, gli unici che hanno necessità di riavere la loro casa perché non ne hanno altre in cui stare. La loro situazione è paradossalmente complicata. Devono pagare il mutuo per l’acquisto di quell’appartamento in cui non possono abitare e, da aprile, devono pagare anche l’affitto dell’alloggio in cui vivono. Fino a Marzo, per alcuni mesi, il Comune ha sostenuto le spese per quella locazione ma da questo nuovo mese, tutto è a carico degli Esposito i quali devono fare anche fronte alle spese per la sistemazione della loro casa. In questa situazione, se ci sono altre vittime oltre a Pieroni, queste sono certamente i componenti della famiglia Esposito. Probabilmente saranno risarciti, ma la strada giudiziaria è ancora lunga.
Ermanno Amedei