CASSINO – (continua) La situazione debitoria di Cassino analizzata dal sindaco D’alessandro che oggi ha azzerato la giunta “E’ – dice – una spada di Damocle sulla città, non su questa amministrazione perché il dissesto non è targato D’Alessandro. D’Alessandro ha le palle per dichiarare il dissesto, ma certo non sarà lui a doverselo imputare o ascrivere. E’ con questo devo avere a che fare perché io ho intenzione di governare questa città con coraggio, anche il coraggio di dichiarare il default se serve. Chi ha voglia di aiutare Cassino faccia un passo avanti; i gruppi consiliari facciano un passo avanti verso Cassino perché, signori, altrimenti io torno al mio lavoro. Non ho nessuna difficoltà a farlo, proprio perché sono un uomo e capace, quel lavoro io l’ho meritato. Non mi è stato regalato da nessuno. Ne mi è stato dato per successione diretta. L’ho conquistato arrivando 39esimo su 2mila candidati, selezionati con concorso pubblico”.
LE ELEZIONI LE HO VINTE IO
“Ricordando che se siamo qua ad amministrare è perché le elezioni le ho vinte io. I voti al di sopra delle liste li ho presi io, perché al ballottaggio ci sono andato io e io ho vinto il ballottaggio”.
SETTE GIORNI PER TROVARE NUOVA GIUNTA, ALTRIMENTI “AMEN”
“Allora mi prendo con i gruppi consiliari sette giorni di tempo per definire quali possono essere i nuovi membri della giunta. Se in questi giorni gli equilibri non si trovano, decido io, e la mia decisione non va bene, amen, si torna a casa. Competenza e presenza, queste le caratteristiche che devono avere gli assessori perché questo è un lavoro serio, non è uno scherzo”.
(fine)