Consales: “D’Alessandro perde anche i finanziamenti per il “centro di conferimento collettivo’ in via Agnone”
5 Aprile 2018CASSINO – Con la perdita del finanziamento riguardante le isole ecologiche concesso dalla Regione Lazio va in fumo anche l’ultima speranza di vedere lo spostamento del centro di conferimento collettivo presso altri siti e in particolare nella località di via Agnone nei pressi del depuratore comunale. Questo è la prova certificata che questa amministrazione ha dormito in questi due anni e le promesse fatte nel corso della riunione al parco del Rondò servivano solo per prendere ulteriore tempo e non decidere nulla. Di fatto si è preclusa la possibilità di investire su tutte le infrastrutture propedeutiche al centro di conferimento collettivo e che potevano servire, eventualmente, per dotare delle opere di urbanizzazione, l’area proposta nei giorni scorsi dalla minoranza consiliare nei pressi del depuratore comunale.
Come evidenziato negli art. 5 e 6 del bando il contributo era totalmente a fondo perduto per la copertura del 100% delle spese ammissibili, come ben descritto al punto 3 commae) realizzazione e allestimento area di gestione dell’isola ecologica-centro di raccolta (opere strutturali ed infrastrutturali, impiantistica accessoria, ecc.): spesa massima ammessa anche nella misura del 100% dell’importo complessivo dell’intervento, nel limite massimo del contributo complessivamente concedibile a ciascun soggetto proponente ai sensi di quanto disposto dal successivo articolo 6 del presente Bando;
Addirittura venivano coperte le spese di progettazione e la campagna di comunicazione/formazione che poteva coinvolgere tutta la cittadinanza per pubblicizzare il nuovo servizio da attivare.
La regione Lazio offriva un’altra opportunità che poteva essere seguita dall’amministrazionecomunale quella di acquisire un terreno privato. Al punto 3 commaa) acquisizione di terreni nell’area di cui eventualmente il soggetto proponente ancora non disponga, da destinare alla realizzazione del centro di raccolta e/o dell’isola ecologica prevista nel progetto presentato nella misura massima del 30% dell’importo complessivo del progetto;
Nemmeno questa strada è stata seguita dalla giunta D’Alessandro.
Poteva essere sfruttato anche l’incentivo che veniva dato alle amministrazioni pubbliche che stavano già progettando ed eseguendo isole ecologiche con altri contributi pubblici o privati. Come è bene evidente all’art 6 del bando comma 2 L’incentivo riconosciuto è cumulabile con altri contributi o finanziamenti pubblici o privati, fino alla concorrenza massima del 100% delle spese sostenute per la realizzazione dell’iniziativa.
Quindi anche questo terzo aiuto importantissimo non è stato sfruttato. Al di là dell’isola ecologica e del centro di conferimento ancora bloccati e al palo da due anni, il finanziamento poteva essere sfruttato per dotare un quartiere periferico di questo importante servizio permettendo ai cittadini di avere a pochi metri un punto di raccolta che poteva aiutare le famiglie a migliorare la raccolta differenziata.
Ma la cosa ancora più grave è aver perso l’occasione del secondo bando per progettare eco isole con il compostaggio di comunità. Aree periferiche dove magari non è possibile usufruire dello spazio per le compostiere domestiche ma che avrebbero permesso a numerosi cittadini di conferire l’organico anche nei giorni come il week end lungo di pasqua, dove il servizio è stato sospeso, e nello stesso tempo usufruire dello sconto sulla tariffa. Allargando in questo modo gli incentivi già previsti per le compostiere domestiche. Penso ai quartieri di San Bartolomeo, Caira, San Michele-Sant’Antonino-Selvotta, Sant’Angelo, Panaccioni, Andridonati, Solfegna Cantoni, San Pasquale, Colosseo solo per fare alcuni esempi. Poteva essere sfruttato il finanziamento a fondo perduto di 600.000 euro previsti da questo bando e potenziare in maniera diffusa la raccolta differenziata porta a porta. Purtroppo resterà un sogno per i cittadini di Cassino vedere sia realizzati questi progetti e sia vedere ridotte le proprie bollette nei prossimi anni.
Riccardo Consales
Foto di repertorio