CASSINO – Una tempesta che non lascia scampo. Così appare la situazione ad un giorno dalle dichiarazioni del sindaco pro tempore Carlo Maria d’Alessandro.
Ebbene… il primo cittadino ha preso 7 giorni di pensatoio e di silenzio, oserei dire monastico, per scegliere la nuova giunta. Ebbene… chi scrive usa l’ironia e le piccole cattiverie da comare, ma non può non scrivere una cosa: chiunque siano i nuovi assessori e come saranno scelti ora che la politica ha fallito, le intenzioni sono scivolate nel baratro e le azioni enunciano più fallimenti che altro. Ed allora eccoci a chiedervi, cari cittadini e lettori, chi vorreste come Assessore?
Intanto noi, un’idea l’abbiamo. La nostra idea nasce dalla convinzione che un’amministrazione che commette errori “storici”, o meglio di rilevanza storica fa più danni di quanti non ne faccia un’amministrazione che non ripara buche per strada. Tutto è importante, ma incrinare i rapporti tra Cassino e i popoli che la conoscono perché qui hanno lasciato miglia di morti, non è solamente un danno ma diventa una vera e propria ferita.
Se i debiti passati, come lui stesso ha giustamente sostenuto, non possono essere “ascritti” al sindaco D’Alessandro e alla sua ex giunta, altrettanto non si può dire per episodi che hanno incrinato i rapporti con l’ambasciata polacca e, successivamente, con le associazioni partigiane. Episodi che non sarebbero mai avvenuti se in giunta, il sindaco D’alessandro avesse avuto qualcuno che, conoscendo la storia della città e i sottili equilibri che devono essere mantenuti, avesse saputo consigliarlo per il meglio.
Ecco perchè un nome ci sentiamo di consigliarlo: Damiano Parravano, una persona che incarna l’alto profilo del senso di appartenenza ad un territorio ove la memoria dovrebbe avere il valore unico del viver civile ed essere il paradigma della quasi totalità delle scelte. Studioso e ricercatore degli episodi bellici, presidente dell’associazione Linea Gustav, impegnato in ricerche di militari italiani dispersi in Russia, con Parravano assessore difficilmente si sarebbe scivolati sulla buccia di banana della stele e ancor prima, su alcune vicende legate Albaneta.
GrEg